
Il problema, tuttavia, continua a persistere. La nota dell’assessore ai Servizi Sociali e la replica del giornalista
FASANO – Giungono in redazione i chiarimenti dell’assessore alle Politiche Sociali, Angela Carrieri, alla luce di quanto appreso ieri mattina dal nostro giornale per quanto riguarda i buoni spesa. Alcune attività, infatti, hanno deciso di non rititare più i buoni spesa poiché temono ritardi nei pagamenti da parte del Comune.
«Ci tengo a precisare – scrive l’assessore – alcuni aspetti: primo fra tutti l’amministrazione ha dato piena libertà a tutti gli esercenti di aderire o meno alla convenzione per l’utilizzo e il rimborso dei buoni spesa a favore dei cittadini che, a causa dell’emergenza sanitaria, sono in difficoltà economica.
In secondo luogo, l’amministrazione è stata chiara fin dall’inizio su tempi e modalità di rimborso come si evince dalla convenzione all’articolo 3, che solo successivamente alla pubblicazione dell’articolo avete avuto premura di visionare, e che prevede “Il buono spesa è rimborsato all’esercizio commerciale per il valore nominale dello stesso dietro presentazione al Comune di fattura in formato elettronico, il cui ammontare non potrà in alcun modo eccedere l’importo indicato sul singolo coupon o, in caso di fattura cumulativa, dei buoni nominali cui la stessa si riferisce, anche se l’esercizio commerciale ha volontariamente deciso e/o comunicato di applicare uno sconto sul valore della spesa, contestualmente alla fattura elettronica … allegando il/i buono/i spesa in originale. Il titolare dell’esercizio commerciale convenzionato si impegna a consegnare tutta la documentazione necessaria ai fini del rimborso all’ufficio protocollo del Comune entro il 30 del mese successivo alla scadenza dei buoni.”.
Convenzione che ciascun esercente ha firmato ed inviato via mail alla Dirigente Ruggiero prima di accettare i buoni spesa.
Nonostante questo, vorrei tranquillizzare gli esercenti: dopo aver ricevuto la fattura, provvederemo a rimborso nel minor tempo possibile.
Concludo sottolineando che in un momento storico come questo notizie fuorvianti, come quelle pubblicate stamattina, non fanno altro che destabilizzare i già precari equilibri dei nostri concittadini, di tutti coloro che all’improvviso e con notevoli difficoltà hanno dovuto reinventarsi un nuovo stile di vita per far fronte a questa emergenza, sforzandosi di apparire forti, quasi invincibili, agli occhi di tutti, dei propri figli, dei propri genitori.
Quello di cui abbiamo bisogno è avere notizie di speranza, di collaborazione fra cittadini, non di sterili polemiche, tra l’altro infondate.
Non sarà il sindaco o l’amministrazione a salvare Fasano dal COVID- 19, verremo fuori da questa pandemia solo se ciascuno di noi, pur con tanti sacrifici, continuerà a svolgere il proprio ruolo, unendo le forze e creando una rete di fiducia con l’amministrazione e il terzo settore.
Il sindaco, l’amministrazione e i dirigenti continueranno a svolgere il proprio lavoro restando a disposizione di tutti i cittadini per qualsiasi richiesta o chiarimento.“
Di seguito replica a firma dell’autore dell’articolo, Vincenzo Lagalante, alle parole dell’assessore.
“Gentile Assessore,
mi preme sottolineare due cose fondamentali. La notizia è tutt’altro che fuorviante, dal momento che ad oggi quei commercianti – almeno 4 – continuano a non accettare i buoni, nonostante abbiano sottoscritto una convenzione, e da lei non abbiamo ricevuto alcuna notizia sui provvedimenti adottati nei confronti di essi e su come ci si è mossi per ristabilire il diritto dei beneficiari all’utilizzo di tali buoni in tutte le attività convenzionate. Non solo dunque non è fuorviante, ma continua a persistere il problema.
Quanto alle “sterili polemiche” cui lei fa riferimento nella missiva, passo oltre consapevole del fatto che è ormai prassi dell’Amministrazione di cui lei fa parte utilizzare il termine “sterile polemica” ogni qualvolta si sollevi una problematica legata a fatti ed eventi che accadono in città. A questo siamo abituati e non ci sorprende neppure più.
Attendiamo di sapere, e il giornale resta a disposizione per pubblicare ulteriori suoi chiarimenti, in che modo sia stato deciso di operare nei confronti degli esercenti che si rifiutano di accettare i buoni. Siamo sicuri che sia a lei, quanto a noi, sta a cuore il diritto dei cittadini non solo ad essere informati su tutto, ma anche a godere pienamente dei propri diritti, e che quindi opererà con la medesima solerzia con la quale ha risposto ai nostri articoli.
Cordiali saluti.”