Diffidato anche il proprietario del terreno sul quale è previsto l’impianto
POZZO FACETO – Una diffida alla società interessata ad installare una antenna per telefonia mobile nel centro abitato di Pozzo Faceto.
È il primo atto ufficiale messo a punto dal neonato “Comitato No Antenne Pozzo Faceto”, rappresentato dal presidente Gianfranco Gallo, che si è affidato all’avvocato Marcello Zizzi per contrastare il progetto di installazione di un antenna ripetitore nel centro di Pozzo Faceto, da parte di uno dei colossi della telefonia mobile. Una società con sede a Roma ha, infatti, presentato nelle settimane scorse un progetto a palazzo di città per installare un ripetitore della Wind 3. Il sito è stato già individuato tant’è che sul fondo sono stati già stati installati dei paletti che indicherebbero l’area dove è prevista la installazione del ripetitore. Si tratta di un terreno che confina con una serie di abitazioni ubicate lungo viale Del Miracolo verso la provinciale per Torre Canne.
La notizia, come è ovvio, ha fatto scatenare le prime rimostranze di numerosi residenti della zona che si sono costituiti in un comitato spontaneo pronto a dare battaglia per bloccare il progetto e la installazione del ripetitore. Il comitato si è rivolto all’avvocato Marcello Zizzi, che come prima azione ha notificato una diffida alla stessa società interessata alla installazione e al Comune di Fasano, oltre che al proprietario del terreno sul quale è stata progettata la installazione della antenna ripetitore.
“L’intera vicenda sembrerebbe presentare vari aspetti critici e questioni poco chiare che andrebbero ad inficiare la legittimità stessa dell’intera operazione – si legge nella diffida -. Ed invero, a seguito dell’accesso alla documentazione esistente presso il Comune di Fasano si è potuto accertare innanzitutto che non risulta affatto esistente un piano di localizzazione annuale per l’installazione di nuove antenne telefoniche approvato dal Comune di Fasano. Detto dato emerge in maniera chiara e pacifica dal parere negativo espresso alla realizzazione dell’antenna dal Responsabile del Procedimento del Comune di Fasano – Settore Governo del Territorio – Sportello Unico dell’Edilizia, Ing. Leone Francesco, il quale ha motivato siffatto parere asserendo che “Il programma stralcio per l’installazione e la modifica degli impianti di telefonia mobile per l’anno 2019” non risulterebbe approvato dall’Amministrazione Comunale”.
In mancanza della previsione di un piano di localizzazione, infatti, non vi sono i presupposti per la installazione di una antenna ripetitore.
“L’area interessata dalla installazione dell’antenna telefonica insiste su una zona ad altissima densità abitativa – si evidenzia ancora nella diffida -, ove si trovano anche luoghi di ritrovo per bambini e ragazzi e l’edificio scolastico, e la cui densità è destinata ancora ad aumentare, ragion per cui, tenuto conto dei dati scientifici sempre più diffusi che acclarerebbero il carattere nocivo di siffatti impianti, vi è il fondato timore che un’opera di tal sorta potrebbe arrecare conseguenze irreparabili sia a tutti coloro risiedono in detta area sia a tutti coloro che la frequentano per le più svariate ragioni. Dato non trascurabile è, poi, il forte impatto ambientale ed estetico che detta installazione avrebbe sull’intera area interessata”.
Nella diffida, l’avvocato Marcello Zizzi evidenzia anche “che nei dintorni della zona interessata vi sono vaste aree che potrebbero rappresentare, ove davvero non vi fosse possibilità alcuna di soprassedere all’installazione di un ripetitore di telefonia mobile, i siti più opportuni per l’esecuzione di un’opera di siffatto genere”.
“Vi è da dire, inoltre, – prosegue il legale nella diffida – che dall’esame della documentazione esistente presso il Comune di Fasano non è emerso affatto in che cosa consisterebbe specificatamente l’installazione e di quale tipologia di antenna e/o ripetitore telefonico si tratterebbe. Detta circostanza è di fondamentale rilevanza, specie se si considera che in base alla tipologia di impianti svariate sono le conseguenze che si potrebbero verificare, più o meno dannose, ragion per cui essa deve essere necessariamente accertata al fine di scongiurare il pericolo di conseguenze pregiudizievoli per l’intera popolazione di Pozzo Faceto. Infatti, secondo i primi studi scientifici svolti in relazione alle nuova tecnologie che si stanno diffondendo nel settore della telefonia mobile vi sarebbe una qualche correlazione tra le onde elettromagnetiche diffuse da dette reti e i tumori riscontrati nell’essere umano, ragion per cui, nell’attesa che la questione venga definitivamente chiarita, sarebbe inopportuno esporre la popolazione a situazioni potenzialmente rischiose e dannose per la propria salute”.
Una installazione, dunque, che nuocerebbe gravemente alla salute dei residenti e che “è da ritenersi assolutamente illegittima poiché in violazione delle distanze ex lege previste rispetto ai fabbricati ivi esistenti tra i quali vi sono anche quelli adibiti a case di abitazione”.
“Alla luce di tutte le problematiche innanzi esposte emerge chiaramente – si legge in conclusione alla diffida – che l’installazione dell’antenna telefonica è assolutamente illegittima sia in quanto avverrebbe in palese violazione delle distanze legali rispetto ai fabbricati ivi esistenti sia in quanto arrecherebbe solo conseguenze pregiudizievoli più che vantaggi tanto all’ambiente quanto alla popolazione”.
Pertanto il “Comitato No Antenne Pozzo Faceto” ha diffidato la società che ha presentato il progetto, il Comune di Fasano e il proprietario del terreno interessato alla installazione, “a non dare seguito al progetto di installazione dell’antenna telefonica e/o di qualsiasi altro meccanismo ad essa connesso”.