Proseguono le proteste degli agricoltori. Il presidente Sicolo promette battaglia anche in Europa
BARI – “Noi non siamo stati mai fermi, né nei mesi scorsi né in queste ore. Stiamo conducendo una
battaglia importantissima sui tavoli istituzionali per restituire all’agricoltura italiana ciò che l’Europa,
con norme troppo rigide e adottate in un momento di crisi epocale, sta togliendo all’intero
comparto, con gravi ripercussioni anche in Puglia”.
È con queste parole che Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, ha illustrato a Bari, nella giornata di ieri (1 febbraio), la strategia che vede impegnata l’organizzazione con un lavoro quotidiano sui tavoli istituzionali. “Deve essere chiaro che noi portiamo avanti il nostro programma e le nostre azioni attraverso le rivendicazioni nazionali e una decisa iniziativa a livello europeo, dove si fanno scelte troppo importanti per il futuro dell’agricoltura”, aggiunge Sicolo.
“Da Bruxelles, come ha sottolineato il nostro presidente nazionale Cristiano Fini, devono arrivare risposte forti, strutturali, non il ‘contentino’ che pensano di averci dato proponendo la deroga temporanea all’obbligo di mantenere incolti il 4% dei terreni coltivabili. È una proposta evidentemente debole e insufficiente a dare risposte su tutti i limiti e le incongruenze della PAC, la Politica Agricola Comune, su cui ci stiamo battendo non dall’altro ieri ma ormai da mesi. Su questo tema continueremo a batterci con forza, su tutti i tavoli istituzionali da cui può e deve maturare una diversa presa di coscienza sulla situazione dell’agricoltura europea e sulle specificità di ogni Paese. L’Italia è tra i fondatori e motori più importanti e prestigiosi dell’Unione Europea, dunque deve far valere le ragioni che stiamo spiegando e illustrando da mesi, con decine di incontri con gli agricoltori che CIA Puglia ha promosso e svolto provincia per provincia, territorio per territorio in tutta la regione, con una costanza e una coerenza che nessuno può contestarci. Dobbiamo poter continuare a garantire la sicurezza alimentare e le politiche
comunitarie devono supportare le nostre attività, non ostacolarle”.
“Questa cosa CIA Puglia, assieme a tutti i livelli di CIA Agricoltori Italiani, la dice da tempo, mettendo in guardia su una situazione che inevitabilmente sarebbe diventata foriera di problemi, tensioni, disagi e rabbia. Per questo occorre che l’Europa si riconnetta ai propri territori, ascoltando anche aree importanti e fondamentali come la Puglia, dove la produzione di grano, olio, vino, prodotti ortofrutticoli, latte, carne e tante altre eccellenze del made in Italy rappresentano un fiore all’occhiello per tutto il Vecchio Continente, non solo per la nostra regione o per l’Italia. Noi non retrocederemo di un solo millimetro sulle questioni su cui i nostri agricoltori, anche nell’ultima assemblea regionale, ci hanno dato mandato di continuare a
lottare con forza e determinazione”.