Il comunicato del movimento cittadino che parla dell’albero come di una “pezza” arrangiata per porre rimedio alle critiche dei fasanesi
FASANO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del movimento politico Europa Verde Circolo di Fasano.
“E fu così che la montagna partorì il povero topolino…nella fattispecie, un povero abete alto all’incirca 5 metri con l’unica colpa di ritrovarsi vittima di una cattiva gestione dello spirito natalizio da parte di un’amministrazione distratta di un comune di provincia, uno dei più grandi e importanti invero. La posizione di Europa Verde Fasano è di totale condanna di un siffatto pasticcio da parte del neonato Consiglio Comunale della città, ufficialmente eletto il 4 ottobre scorso a furor di popolo e che ha impiegato quasi 2 mesi per insediarsi e cominciare…pardon, continuare a prendersi cura del territorio e dei suoi cittadini.
Perché di pasticcio si tratta…la famosa cosiddetta pezza, arrangiata in fretta e furia, per porre rimedio ad una débacle amministrativa che ha scatenato le critiche e l’amarezza di molti cittadini, per mettere a tacere tutte le polemiche e far sì che la città non restasse orfana del suo Natale per il vero primo weekend natalizio dopo la Festa dell’Immacolata.
Ebbene, noi di Europa Verde finora non siamo voluti intervenire sulla questione non già perché non ci fosse nulla da dire in merito, ma perché d’accordo con il sentimento della maggior parte dei fasanesi non ritenevamo ci fosse nulla da aggiungere oltre quanto già detto pubblicamente da molti di loro. Ma alla luce della soluzione trovata in gran fretta per scaldare gli animi e non finire per essere ridicolizzati dai Comuni limitrofi (ricordiamo quanto avvenuto l’anno scorso per il vicino Comune di Putignano), non possiamo tacere. Non vogliamo con questo certo rovinare le feste natalizie a nessuno, ma come la saggezza popolare insegna “la gatta frettolosa partorisce sempre gattini ciechi”.
A pagarne le spese di una tale affrettata decisione è questo abete che ignaro del suo destino sino a pochi giorni fa si godeva ancora la frescura delle sue montagne e certamente, considerata la grandezza, rappresentava riparo per uccelli e altra fauna. Qualcuno potrebbe ribattere tranquillamente che quell’albero era ansioso di essere acquistato visto che oramai era stato sradicato dal suo habitat…tanto il suo destino era oramai segnato! Ma questo non è e non deve essere il pensiero di chi sino al giorno dell’insediamento si proclamava essere dall’animo sensibile alla questione ambientale.
La sensibilità ambientale non è limitata a uno o due argomenti (magari i più popolari, vedi i rifiuti). La sensibilità ambientale, quella vera, è una visione a 360 gradi della città che si vuole amministrare e trasformare. La sensibilità ambientale è saggia guida, e non freno come più di qualcuno dichiara a gran voce nel panorama politico, nella gestione delle problematiche più varie che caratterizzano l’amministrazione di un territorio, grande o piccolo che sia, e non viene “relegata nelle circonvoluzioni più estreme del cervello” ogniqualvolta in nome della fretta si deve porre rimedio ad un pasticcio, né tantomeno sacrificata in nome di quella fretta che rischia di divenire un brutto vizio a danno dell’interesse collettivo.
A fronte anche delle tante dichiarazioni in difesa del proprio operato, apparse sulla stampa locale e sui social, vogliamo ricordare a chi ci amministrerà nei prossimi 5 anni che “amministrare” è un atto di grande responsabilità. Il Natale è Natale per tutti e questo vale ancor di più in questi tempi tristi e ansiosi di pandemia. Il Natale è “empatia”, della cui importanza troppo spesso ci si scorda. E sarebbe bastato ricordarsi di quel sentimento del Natale come momento di empatia con la propria comunità per adoperarsi in tempo ad “addobbare” l’aria della festa perché se ne giovassero tutti e si allietassero gli animi, senza fare alcun danno “ecologico”. E pensare che nella scorsa consiliatura un passo avanti verso la sostenibilità ambientale delle feste c’era stato!”