Emessa ordinanza di interdizione dell’area demaniale dal 1° settembre
TORRE CANNE – Partiranno dall’ormai prossimo mese di settembre i lavori che rifaranno il look al porto di Torre Canne.
Il Comune di Fasano, infatti, ha ottenuto dalla Regione Puglia 659 mila euro per l’ammodernamento del molo di Torre Canne, grazie ad un progetto presentato nell’ambito del Programma Operativo FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, ndr) 2014/2020 per “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’ asta e ripari di pesca“.
Il progetto consentirà di cambiare completamente il volto del porto con interventi che riguarderanno la manutenzione della banchina e la sostituzione degli arredi. In particolare, la banchina sarà rinforzata e ripristinata con la realizzazione di una sovrastruttura di calcestruzzo armato e una pavimentazione monolitica tipo industriale in cemento fibrorinforzato. Saranno inoltre chiuse le fessurazioni ed è previsto il rifacimento degli angoli e degli smussi sul ciglio banchina.
Inoltre, gli arredi a servizio degli operatori del porto, saranno ammodernati e migliorati e riguarderanno principalmente il complesso dei dispositivi dedicati all’ormeggio delle imbarcazioni (bitte, parabordi, ganci, paraspigoli), il fanale di segnalamento, le sedute e le fioriere, il miglioramento dell’illuminazione e una copertura per la vendita diretta del pescato.
Si tratta di lavori che dovranno concludersi entro il 31 dicembre prossimo, che sono stati aggiudicati a marzo scorso, e che durante la stagione estiva si è ritenuto non avviare per garantire a pescatori e avventori di fruire in sicurezza delle aree del molo di Torre Canne.
Proprio per consentire l’avvio e la esecuzione dei lavori, nei giorni scorsi il dirigente del settore lavori pubblici di palazzo di città, l’ing. Rosa Belfiore, ha emesso una apposita ordinanza con la quale ordina, a causa proprio dell’esecuzione dei lavori di ammodernamento del Molo di Torre Canne, a partire dal 1° settembre prossimo e fino al termine dell’esecuzione dei lavori stessi l’interdizione al pubblico uso dell’area demaniale marittima.
Nel tratto di banchina interessato dai lavori, poi, sarà inibito l’ormeggio di tutte le unità, da pesca e da diporto.