Protagonista dell’ultimo, entusiasmante concerto, il sestetto composto da Marta Kowalczyk, Bianca Montobbio, Daniel Palmizio, Carlotta Libonati, Roberto Mansueto e Leonardo Ascione.
FASANO – Si è chiusa ieri (14 maggio) la XIV Stagione di Musica da Camera organizzata dall’Accademia dei Cameristi in collaborazione con la nostra Amministrazione.
Ed è stato proprio nella Sala di Rappresentanza di Palazzo di Città che ha avuto luogo l’ennesimo meraviglioso concerto, ormai solido marchio di fabbrica del sodalizio barese.
Dopo i saluti istituzionali dell’Assessora Cinzia Caroli, che ha confermato il rinnovo da parte del Comune di Fasano della prossima stagione, la parola è passata a Mariarita Alfino.
Quest’ultima ha sottolineato l’originalità del programma della serata e dell’elevato sforzo organizzativo che comporta un concerto del genere. Non è facile infatti vedere esibirsi un sestetto di archi.
Ringraziando quindi per la rinnovata fiducia ha dato appuntamento alla prossima Stagione di Musica da Camera che, siamo certi, sarà all’altezza delle quattordici precedenti.
Protagonisti della serata sei cavalli di razza delle corde pizzicate: Marta Kowalczyk e Bianca Montobbio al violino, Daniel Palmizio e Carlotta Libonati alla viola, Roberto Mansueto e Leonardo Ascione al violoncello.
Due le opere in programma, pescate dal repertorio romantico di fine Ottocento. Immense per valore compositivo e per densità emotiva.
Ad aprire, il Sestetto in sol maggiore op.36, scritta tra il 1864 e il 1865 dal tedesco Johannes Brahms.
Quattro i movimenti che lo compongono: Allegro non troppo – Scherzo. Allegro non troppo. Trio: Presto giocoso – Poco Adagio. Più animato. Adagio e Poco Allegro.
A chiudere, il Sestetto in re min. op.70, noto anche come Souvenir de Florence (chiaro omaggio al Belpaese), scritto nel 1890 dal russo Petr Cajkovskij.
Ancora quattro i movimenti: allegro con spirito – adagio cantabile e con moto – allegretto moderato e allegro vivace.
Un lunghissimo interminabile applauso del numeroso pubblico ha premiato i sei musicisti, protagonisti di un concerto impegnativo anche dal punto di vista fisico.