Della questione si era parlato anche ieri nel corso del consiglio comunale
FASANO – L’ufficio misure di prevenzione del Tribunale di Lecce ha accolto l’istanza di ammissione al controllo giudiziario presentata dalla Gial Plast, la ditta che a Fasano (come in molti altri comuni della Puglia) si occupa della raccolta dei rifiuti, per il tramite degli avvocati Pietro e Luigi Quinto, Giuseppe e Michele Bonsegna.
L’accoglimento di tale istanza – sulla quale si era registrata la ferma opposizione della Prefettura di Lecce – di fatto sospende il provvedimento interdittivo disposto dalla Prefettura leccese lo scorso marzo.
Pertanto la Gial Plast potrà continuare senza limitazioni ad operare a seguito di appalti pubblici, con la possibilità di partecipare a gare, a stipulare contratti e offrendo servizi alle amministrazioni pubbliche. L’unica differenza sarà che il managemente dell’azienda sarà affiancato da un “controllore”, che dovrà vigilare sul corretto prosieguo delle attività di impresa.
Proprio ieri (3 luglio) nel corso del consiglio comunale tenutosi a Fasano, l’assessore alla ecologia Gianluca Cisternino, rispondendo ad una mozione del consigliere Raffaele Trisciuzzi, aveva auspicato che la sospensione alla interdettiva potesse arrivare nell’arco di poche ore. Cosa che è accaduta oggi e che riporta una certa serenità in tutta la vicenda. Ora il Comune di Fasano potrà procedere alla aggiudicazione della gara ponte già vinta dalla Gial Plast ma la cui firma del contratto era stata sospesa a causa della sopravvenuta interdittiva.
Iterdittiva che era arrivata anche per la presenza di alcuni dipendenti considerati controindicati o perché attinti da precedenti penali o perché ritenuti vicini alla criminalità organizzata. Tale presenza è stata ritenuta dai giudici irrilevante alla luce dell’inconsistenza numerica rispetto alla al numero complessivo dei lavoratori dell’azienda (circa il 7%) e considerato anche che la quasi totalità dei soggetti in questione sia stata assunta perchè tutelata dalla cosiddetta “clausola sociale”, che impone l’assorbimento del personale del gestore uscente da parte dell’impresa subentrante nella gestione dell’appalto.