Proseguono le indagini sulla morte della giornalista 41enne
FASANO – È stata depositata qualche giorno prima di Natale la consulenza tecnica disposta dai sostituti procuratori della Procura di Brindisi, Giuseppe De Nozza e Giovanni Marino, sul computer portatile in dotazione alla giornalista, Patrizia Nettis, 41 anni, ex addetto stampa ed esperta in comunicazione istituzionale del Comune di Fasano, trovata priva di vita nella sua casa a Fasano il 29 giugno scorso.
Ad eseguire gli accertamenti tecnici è stato l’ingegnere Sergio Civino che il 19 dicembre scorso ha depositato la propria relazione unitamente alla copia forense del MacBook Air e del relativo iCloud di Apple.
Come si ricorderà, il computer portatile della 41enne inizialmente mancava all’appello, ma poi era stato rinvenuto un paio di mesi dopo dall’accaduto, in un armadio dell’ufficio a Palazzo di Città dove la giornalista lavorava.
A quanto pare, sulla base degli accertamenti compiuti e di quanto richiesto al consulente tecnico dai Pubblici Ministeri, il computer portatile non è stato utilizzato dal 27 giugno al giorno del ritrovamento nell’armadio dell’ufficio stampa comunale. Dal pc portatile non è stato nemmeno possibile recuperare la messaggistica dell’applicativo WhatsApp.
I primi di novembre dello scorso anno, sempre il consulente tecnico Sergio Civino, aveva depositato la perizia relativa agli accertamenti sul telefono cellulare iPhone della vittima (che è risultato disabilitato), sull’Apple Watch della stessa vittima e sul telefono cellulare dell’imprenditore 40enne fasanese che al momento risulta indagato (e che è difeso dall’avvocato Marcello Zizzi). Le ipotesi di reato sui quali sta lavorando la Procura sono due: istigazione al suicidio e atti persecutori.
Sta andando avanti, dunque, l’indagine sulla morte della 41enne. Al vaglio della Procura ci sono attualmente i contenuti ricavati dal cellulare dell’indagato e quelli ricavati dal computer portatile della vittima, oltre ad alcune testimonianze e alle immagini delle telecamere di sicurezza della zona della casa della vittima, che è ubicata in via Madonna della Stella nel centro di Fasano.
I familiari della giornalista, originaria di Gioia del Colle e che ha lasciato un bimbo di 9 anni, vogliono vederci chiaro poiché non credono alla tesi del suicidio.
Per questo il legale della famiglia Nettis, l’avvocato Giuseppe Castellaneta, nelle settimane scorse ha richiesto più volte la riesumazione del corpo e l’autopsia.