
Il marito Giacomo Cofano: “Se ci sono stati errori, chi ha sbagliato deve pagare”
FASANO – La storia di Viviana Delego e del suo decesso avvenuto a seguito di un parto gemellare lo scorso dicembre, che la nostra testata continua a seguire con particolare attenzione, ha raggiunto anche le telecamere della televisione nazionale. Lo scorso venerdì infatti, nel noto programma “Storie Italiane” in onda su Rai1, la conduttrice Eleonora Daniele ha invitato Giacomo Cofano, marito di Viviana, a raccontare quanto accaduto. Alla diretta, oltre ai giornalisti presenti in studio, hanno preso parte il ginecologo romano prof. Claudio Giorlandino, il Commissario Straordinario dell’ASL di Brindisi, dott. Giovanni Gorgoni, e l’avvocato difensore della famiglia Cofano-Delego Paolo D’Incecco.
Dopo tutto l’excursus raccontato da Giacomo Cofano, e che abbiamo già riportato per intero in una lunga intervista pubblicata nei giorni scorsi sulla nostra testata giornalistica, la giornalista ha chiesto un parere al ginecologo Giorlandino sulla vicenda.
“L’idea che ci si fa da questo racconto, ma poi le cose vanno approfondite – ha dichiarato il prof. Giorlandino – è che ci sia stato un distacco di placenta. Il resto, va detto, è che l’emorragia in queste circostanze rappresenta la causa più frequente di morte materna, addirittura attorno al 40% delle morti totali. C’è da dire purtroppo che, secondo i dati, queste condizioni sono molto frequenti in un parto gemellare con procreazione assistita. Bisogna dunque stare sempre molto attenti in questi casi. L’Italia è tuttavia il Paese, ad oggi, con minore percentuale di morte materna rispetto a tutti gli Stati membri dell’Unione Europa. Negli ospedali si lavora bene: poi, per carità, ci sono anche le responsabilità. Vanno dunque eventualmente accertate”.
Al prof. Giorlandino ha fatto seguito l’intervento del Commissario Straordinario dell’ASL di Brindisi, il dott. Gorgoni, che ha sottolineato come “la parte fattiva rispetto alla solidarietà è il primo argomento che ha mosso le mie decisioni delle ultime settimane, per fare in modo che abbiano la verità su come è andato il caso, e da quel punto di vista abbiamo attivato tutte le procedure necessarie. Abbiamo ricevuto nelle settimane scorse – ha proseguito il Commissario – la relazione della task force regionale sulla quale, purtroppo, devo mantenere al momento il massimo riserbo. Per rispetto di Viviana, della verità e delle autorità inquirenti, aziendali e penali. Entro fine aprile avremo un quadro più completo”.
La difesa della famiglia Cofano-Delego è stata affidata all’avv. Paolo D’Incecco del Foro di Pescara, che ha puntualizzato come la unica richiesta sia quella di conoscere la verità di quanto accaduto sia presso il Perrino di Brindisi che anche nella fase precedente al parto. “La famiglia – ha sottolineato l’avvocato D’Incecco -chiede la verità di quello che è avvenuto a Viviana quel giorno in sala operatoria, anche all’indomani della nota di relazione diffusa sui giornali. Nella relazione viene rappresentato come quel giorno il ginecologo è stato lasciato un po’ da solo, se vogliamo, e quindi il medico chirurgo che è intervenuto successivamente si è ritrovato in una situazione disperata. La Procura accerterà se ci sono eventuali responsabilità nella condotta medica, sia nell’ospedale dove Viviana è deceduta ma anche forse precedentemente. Vedremo il risultato dopo l’avviso di conclusione delle indagini – ha concluso il legale – che dovrebbe essere orientativamente non più in là di un annetto”.
Le indagini sono in corso e, come già dichiarato dal commissario straordinario dell’ASL di Brindisi, entro fine aprile il quadro a disposizione degli inquirenti sarà decisamente più completo. Tra poche settimane potrebbero dunque venire alla luce nuovi particolari di questa intricata vicenda.