Grande successo ieri per l’appuntamento della rassegna letteraria, organizzata dal Mondadori Point a Masseria San Giovanni, con la conduttrice televisiva
FASANO – Poche volte accade che un volto della TV resti nel cuore degli italiani, e quelle volte in cui accade lo stesso rivela la sua anima gentile oltre il piccolo schermo. È quello che è accaduto ieri sera (10 luglio), con lo speciale appuntamento di “LibriAmo…tra gli ulivi”, la rassegna letteraria fortemente voluta dall’imprenditrice Laura De Mola e organizzata dal Mondadori Point di Fasano, che ha visto protagonista Mara Venier, Signora della RAI e volto noto del programma “Domenica In”.
A dialogare con la “Zia d’Italia” il conduttore e grande amico della Venier Alberto Matano, colui che Mara definisce “l’amico del cuore che tutti vorrebbero avere”. Proprio Matano, abile mattatore della serata, ha saputo indagare il lato meno conosciuto di Mara, quello del ricordo legato alla sua cara mamma, scomparsa sette anni fa, e per cui il folto pubblico di Masseria San Giovanni ha potuto commuoversi.
In “Mamma, ti ricordi di me?”, Rai Libri Editore, Mara racconta la storia travagliata della sua famiglia e della malattia, l’Alzheimer, che pian piano ha iniziato a corrodere i ricordi di sua madre, che un giorno arriva a non riconoscere più la figlia, chiamandola con un raggelante “Buongiorno, signora”. Mara cerca in tutti i modi un barlume, una luce negli occhi di sua madre, e la saluta alla fine di ogni puntata del suo programma, con la speranza che lei finalmente la veda. E ricordi.
«Ho sacrificato tutto per mia madre – afferma Mara – e in questo non ho nessun rimorso. Dopo la sua morte non ho avuto il coraggio di visitare Venezia, la mia città natale, per evitare di rivivere quel dolore. Tre mesi fa ho preso coraggio e l’ho rivista, ho ripercorso quei luoghi, e ho detto basta, ho chiuso il cerchio del dolore. Non abbiate paura del dolore, affrontatelo».
Una Mara emozionata, come raramente l’abbiamo vista, ha raccontato delle origini pugliesi, del trasferimento in una nuova città in giovane età, con uno “zaino pieno di sogni” per seguire il primo amore. Mara parla di “ingenuità”, ma afferma che rifarebbe tutto senza rimorsi, perché proprio quell’ingenuità la riporta spesso ad essere una ragazzina, una “rockstar della vita” come afferma Matano. Mara sembra instancabile, non ama fermarsi fra programmi e cene fra amici (dove tutto è rigorosamente preparato da lei), e al tempo stesso è genuina, senza peli sulla lingua, così come ha avuto modo di ricordare con alcuni aneddoti spesso ironici sulla sua lunga carriera.
«Ho pagato prezzi elevati per la mia libertà – continua la Venier -, ma ho imparato la dignità dal mio nonno pugliese. Mi hanno tolto tante cose, ma la dignità è l’unica cosa che ho conservato».
E poi il Covid, la paura e il desiderio di comprendere cosa accadeva in un mare di informazione fagocitante, la sicurezza che la stessa conduttrice emanava entrando nelle case degli italiani durante il confinamento. «Perché il pubblico mi ha dato amore per trent’anni – conclude Mara – e devo rendere grazie a loro per non essermi mai sentita sola. Alla mia età non si può perdere più tempo, bisogna stare con le persone che ti capiscono, bisogna godere a tempo pieno di quel che la vita ti regala. Ho due nipoti che amo tantissimo, rappresentano i miei momenti di felicità veri».
Una donna che afferma di non aver segreti per la sua energia, e probabilmente è davvero così, diventa rassicurante. Perché in fondo, Mara è Mara, e diamine se non le si vuol bene per questo.
Fotoservizio a cura di Francesco Schiavone.