Il Capogruppo del PD, Franco Mastro, prende la parola, si scusa e smentisce l’assessore
FASANO – Dopo le polemiche dei giorni scorsi, era chiaramente inevitabile che il dibattito sui ritardi per le installazioni natalizie arrivasse anche in Consiglio comunale. E così è stato quando si è dovuto discutere nel merito della mozione presentata dal consigliere Leo Deleonardis, poi ritirata dallo stesso.
Un dibattito, dicevamo, che ha visto protagonisti l’assessore e vicesindaco Luana Amati e lo stesso consigliere di Sì Fasano. Quest’ultimo, in particolare, ha attaccato pesantemente l’amministrazione comunale sui ritardi per l’installazione delle luminarie natalizie e per la presentazione degli eventi. Tanto è vero che ad oggi, 18 dicembre, l’installazione delle luminarie risulta ancora in corso e l’unico simbolo natalizio visibile in città è un alberello nascosto da una grande palla luminosa.
La Amati, conducendo una vera e propria difesa d’ufficio, ha asserito che nella programmazione non vi è nessun ritardo “perché il Natale non è ancora cominciato e se altri comuni decidono di abbellire la città a novembre, tutto ciò non può essere usato come motivazione di queste critiche perché novembre è un mese dedicato ad altro, il mese dei morti”. Di contro, Deleonardis ha fatto notate come “oggi il Natale è già finito (riferendosi ironicamente al fatto che manchi appena una settimana al Natale, ndr) e che stiamo pagando 58 mila euro per luminarie che resteranno montate appena 10 giorni”.
Lo scontro tra i due si é placato quando il consigliere Franco Mastro, capogruppo del Partito Democratico (il partito dell’assessore Amati, ndr), ha dovuto prendere la parola e ha letteralmente smentito il suo stesso assessore, scusandosi pubblicamente per questo ritardo, di fatto ammettendo il problema che è stato causato per diverse motivazioni e chiedendo “che non si verifichi mai più”.
In due minuti insomma, il consigliere Franco Mastro ha ripreso un gesto già fatto nei giorni scorsi dal sindaco, le scuse pubbliche appunto, chiudendo il dibattito e facendo intendere, neppure troppo velatamente, che la difesa portata in aula consiliare da Luana Amati non aveva ragione di esistere.
Ogni tanto insomma, come ha ricordato il consigliere Mastro, bisogna avere il coraggio di saper ammettere i propri errori. Se lo ha fatto il sindaco nei giorni scorsi, non si comprende come l’assessore Luana Amati si ostini ancora oggi a sostenere che tutto è andato come da programmazione.
Quale programmazione?