Gli stabilimenti in questione potranno avviare gli investimenti, consapevoli della proroga sino al 2033
FASANO – Nella giornata di ieri (26 marzo) il Tar di Lecce ha accolto i ricorsi proposti da tre stabilimenti balneari in territorio di Fasano, difesi dagli avvocati Anna Cofano, Leonardo Maruotti e Francesco G. Romano, che hanno impugnato gli atti con i quali il Comune di Fasano aveva subordinato il rilascio della proroga della concessione demaniale alle condizioni per le quali il Comune avrebbe dovuto effettuare delle verifiche con tempi estremamente dilatati.
Gli stabilimenti hanno dunque impugnato i provvedimenti ed il Tar Lecce ha riconosciuto il “diritto alla proroga del titolo fino al 31 dicembre 2033” e, inoltre, ha specificato che il Comune può sicuramente effettuare la “generale attività di controllo e di vigilanza sulle concessioni demaniali – poteri il cui esercizio non è ovviamente precluso, alle condizioni normativamente fissate, dalla proroga disposta ex lege fino al 31 dicembre 2033”.
In altre parole, il Tar Lecce, in accoglimento delle tesi difensive degli avvocati Anna Cofano, Leonardo Maruotti e Francesco G. Romano, ha riconosciuto il diritto dei ricorrenti ad ottenere la proroga, che non può essere subordinata ad una preventiva attività. Di conseguenza, i ricorrenti potranno finalmente avviare gli investimenti consapevoli di avere la proroga sino al 2033. Inoltre, le sentenze hanno chiarito che i Comuni possono, ovviamente, esercitare la loro attività di vigilanza e di controllo sulle concessioni, sebbene questa attività debba essere limitata a quanto disposto dalla normativa, non potendosi richiedere ai concessionari particolari adempimenti non previsti dalla legge.