In consiglio comunale, il consigliere di “In Comune” è l’unico a respingere l’operazione
FASANO – È di recente approvazione il via libera all’ampliamento del resort di Borgo Egnazia, ma non tutti sono d’accordo con quanto accaduto all’interno dell’ultimo consiglio comunale.
“Di quanto sia distante dal movimento “in Comune” – si legge nel comunicato del movimento – una politica asfittica e sovente inconsapevole, che accetta “senza se e senza ma” le istanze di certa imprenditoria locale, è testimonianza l’ultima variante urbanistica che ha consentito un ampliamento a Borgo Egnazia, in cambio di un’area a standard con cui integrare il parcheggio pubblico a monte delle Case Bianche di Savelletri (e con una compensazione di 82.800 euro, a carico dei richiedenti, “pretesa” da Vito Bianchi in commissione urbanistica, in ottemperanza alle apposite normative).
Ebbene, nell’ultimo consiglio comunale, il movimento “in Comune” è stato l’unico a respingere la proposta di variante inoltrata dalla società del resort. Tutti gli altri consiglieri, di maggioranza e di opposizione, senza fiatare, hanno assentito all’operazione, in alcuni casi addirittura lodandola come necessaria e imperdibile occasione di sviluppo. Eppure, il prof. Vito Bianchi ha ampiamente spiegato che c’erano non pochi problemi nell’approvazione di un simile progetto, e lo stesso prof. Bianchi ha piuttosto proposto di acquisire come area a standard, in cambio della concessione di ampliamento di Borgo Egnazia, non uno spazio per allargare inutilmente un parcheggio già esistente e grande abbastanza per l’utenza estiva, bensì un’area adiacente al resort, in cui giace un bellissimo tratto della antica via Traiana, quella che poi diverrà via Francigena nel basso Medioevo (rilevata e segnalata dallo stesso Vito Bianchi circa vent’anni fa, e da allora rimasta nascosta).
Avremmo, con questo scambio, privilegiato la valorizzazione dei nostri beni culturali. Avremmo potuto usufruire di un bel tratto di antica carreggiata stradale, nella logica di un turismo culturale basato sui cammini e sulla mobilità dolce, specie ora che il Comune di Fasano ha aderito al progetto nazionale delle “Vie Francigene”: sarebbe stata l’occasione propizia per dare seguito a quell’adesione e testimoniare, coi fatti, che non si è trattato di belle parole destinate a perdersi nel nulla. E invece, le considerazioni del movimento “in Comune” sono state rigettate, nel nome dell’utilità di ampliare un parcheggio già abbondantemente bastevole: ove peraltro, ironia della sorte, insiste l’ennesimo segmento di un’antica struttura viaria, che prima o poi, piuttosto che incrementare, potrebbe diminuire la superficie utile per le autovetture, considerando che i vincoli archeologici impongono fasce di rispetto per i beni culturali. Se proprio non si voleva acquisire al patrimonio comunale l’area in cui giace il bel tratto della via Traiana-via Francigena di fianco a Borgo Egnazia, non sarebbe stato meglio, allora, allargare il parcheggio a valle della strada provinciale Egnazia-Savelletri, piuttosto che a monte della stessa? Non si sarebbe evitato il rischio di pericolosi attraversamenti pedonali per recarsi al mare? Non si poteva incamerare un’ulteriore porzione del posteggio che è tuttora fruibile a ridosso delle Case Bianche di Savelletri? Sarebbe risultato sicuramente meno pericoloso per i fruitori della costa. E invece, si è preferita una scelta assurda: non solo si è rinunciato ad acquisire beni archeologici al patrimonio comunale, in vista di una valorizzazione dei percorsi turistico-culturali, ma il Comune si è appropriato di un’area in cui pretende di fare parcheggi e che, da un giorno all’altro, potrebbe divenire off-limits per la presenza di reperti antichi, vedendo ridotta la capacità di ospitare automobili!
Possiamo, noi del movimento “in Comune”, avallare simili decisioni, che appaiono evidentemente insensate? Proprio no. A una politica compiacente e irragionevole, noi non ci stiamo. Che almeno, dunque, si destinino gli 82.800 euro incamerati per l’ampliamento di Borgo Egnazia (su precisa istanza del prof. Vito Bianchi, prima che il sindaco Zaccaria coi suoi accoliti lo sollevassero immotivatamente dall’incarico di presidente della commissione urbanistica) alla valorizzazione dei segmenti di viabilità antica acquisiti dal Comune di Fasano. Sarebbe un modo per porre un minimo riparo a scelte compiute, evidentemente, contro ogni ragione e, temiamo, col solo intento di cattivarsi le simpatie di determinati imprenditori in vista della prossima tornata elettorale. Noi del movimento “in Comune” restiamo legati alle nostre idee, e non alle poltrone o al denaro, come abbiamo dimostrato in dieci anni di attività. Con buona pace di illustri esponenti politici, quali il sindaco Zaccaria o i consiglieri Donato Marino e Donato De Carolis, che in consiglio comunale hanno voluto ironizzare su presunte nuove alleanze del movimento “in Comune”: politici, stampa e piccoli Soloni locali del web, tutti parlano di noi. Ma nessuno che abbia avuto il buon gusto di parlare “con” noi, per conoscere realmente come stanno le cose. E tuttavia, anche dalle chiacchiere dei social media siamo ben lontani: se qualcuno intende sapere, interpelli i diretti interessati, prima di lasciarsi andare, presuntuosamente, a meschine speculazioni e insinuazioni, davvero di infimo profilo”.