La nota diramata dall’ex sindaco insieme alla richiesta diretta al presidente del Consiglio comunale, Vittorio Saponaro
FASANO – “Il rinnovo delle concessioni demaniali marittime è un tema di cruciale importanza per le tante attività economiche del nostro territorio, compresi ristoranti, pizzerie e attività simili che, anche e soprattutto, alla luce delle tragiche conseguenze determinate dalla perdurante pandemia da Covid-19, rischiano di chiudere o di non poter predisporre una programmazione imprenditoriale se l’Amministrazione Comunale non rinnova le relative concessioni, come previsto dalla Legge 145/2018, art. 1 commi 682 e 683 (“finanziaria 2019”) e ulteriormente confermata dalla legge 77/2020, art. 182 (“decreto rilancio”)”.
A scriverlo in una nota è il consigliere comunale ed ex sindaco Lello Di Bari.
“Inutile sottolineare – prosegue Di Bari – come l’impatto sull’occupazione e sull’economia del territorio sarebbe catastrofico! È appena il caso di ricordare che la validità delle concessioni demaniali marittime in atto scade il 31dicembre 2020, pertanto l’Amministrazione è tenuta entro due settimane circa a concretizzare il prolungamento delle stesse al 2033.
L’incomprensibile silenzio dell’attuale Amministrazione su una questione di tale rilevanza per l’economia del nostro territorio, mi ha spinto a chiedere al Presidente del Consiglio, Vittorio Saponaro, e al Sindaco, Francesco Zaccaria, una conferenza dei capigruppo aperta alla partecipazione delle associazioni di categoria, al fine di consentire alle parti un proficuo confronto sul tema.
Ribadisco la mia personale vicinanza a tutti gli operatori turistici, confermando il mio immutato impegno a fornire risposte certe e soluzioni concrete, per quanto attualmente in mio potere.
Gli operatori balneari – dalle grandi imprese alle aziende a conduzione familiare – meritano una particolare attenzione dopo l’“annus horribilis” che hanno dovuto affrontare. Essi rappresentano un settore trainante dell’indotto economico territoriale e va loro riconosciuto l’impegno per migliorare l’offerta di servizi alla clientela, spesso con copiosi investimenti, il considerevole contributo in ambito occupazionale, l’innegabile flusso economico che coinvolge molte altre attività, commerciali e non, della città.
Non dimentichiamo che è grazie al costante impegno degli operatori balneari, se Fasano ha ottenuto la Bandiera Blu, il prestigioso riconoscimento che valorizza la qualità delle nostre spiagge, ininterrottamente dal 2010, a testimonianza di un percorso virtuoso che io spero possa ottenere il giusto riconoscimento nell’impegno dell’Amministrazione Comunale ad attuare l’estensione della durata delle concessioni demaniali marittime al 2033.“
Ha richiamato legge 145 e norma del Decreto covid. Non ha richiamato la decisione della corte di giustizia europea e del Consiglio di Stato ,fine 2019. Parliamo di beni pubblici su cui vantano diritti i cittadini e presunzioni di concessione di terzi. Il nodo è di diritto che ancora è del cittadino. Si fa un gran parlare di lavoratori, nessuno ricorda che si tratta di lavoro stagionale, limitato a tre mesi. Perché non ripuliscono le spiagge, si realizzano stabilimenti pubblici e si assegnano a coop di giovani?. Il diritto di tutti va verso tutti.
Sig Gerardo, mi permetto osservare che la legge citata dal Dr. Di Bari è l’unica applicabile, così come sentenziato dal T.A.R. di Lecce, Presidente Antonio Pasca, il quale a mio modestissimo parere non ha emesso solo una ineccepibile sentenza, assolutamente “super partes”, ha anche dato in una intervista successiva, dei suggerimenti per il superamento del problema. La direttiva europea, è solo una direttiva e non una legge, che, per quanto discutibile, non è applicabile. La invito ad informarsi ed eventualmente a ricommettiate!