Riceviamo e pubblichiamo un interessante articolo di Vincenzo Zizzi
MONTALBANO – Sabato 21 dicembre, a Montalbano, il salone Parrocchiale della chiesa “Santa Maria del Pozzo”, intitolato alla memoria di monsignor Francesco Borselli, ha accolto una bella pagina di storia “locale”ma dall’orizzonte senza confini, perché racconta dell’accoglienza di uomini che arrivano da più continenti.
In verità le pagine del libro “Cento Venti” sono ben 211 e raccontano di come la generosa virtù visionaria di un uomo di Dio, il sacerdote fasanese Nicola Latorre (vissuto sino al 29 agosto 1897 ), abbia compiuto120 anni, incastonata nel monumentale e pregevole edificio adiacente il (fu) Ospedale Civile “Umberto I” in Via Nazionale dei Trulli.
E sebbene i mille “venti” avversi della “politica razionalizzante il Sistema Sanitario Nazionale” hanno abbattuto l’Ospedale che portava il nome di un Re, i Cento (buoni) “Venti”della “Comunione dei beni” hanno spirato a favore della Casa per le Orfanelle che porta il nome di un prete, tenendola in piedi, più salda di prima.
Non solo. Si legge nell’ultima pagina che il Presidente dell’Azienda Servizi alla Persona (ASP) “Terra di Brindisi” vorrebbe che Fasano possa ricordarsi di “coloro che, salvando dal fallimento l’istituto assistenza anziani Canonico Rossini, hanno dato futuro all’Istituto Canonico Latorre”. Ed è proprio questa la bella storia da raccontare ai bambini di domani ed ai nonni di oggi.
Massimo Vinale, autore del libro, la racconta in prima ed in terza persona, con straordinaria e documentata dovizia di particolari e perizia “balistica”, arguta e sagace; con linguaggio elegante e stile narrativo inconfondibile per chi conosce qualcosa del suo mondo interiore.
E’ la storia, in fondo, di due bilanci: uno in attivo ed uno sull’orlo del deficit strutturale irreversibile. Uno dedicato all’accoglienza delle mancate felicità dei piccoli, l’altro dedicato alle sofferenze della terza età abbandonata; non solo numeri, bensì preziose storie dell’Uomo lasciato solo dalle circostanze e dagli egoismi.
Due bilanci che si “abbracciano” per salvare la storia di Carità Operativa che Luigi Rossini e Nicola Latorre seppero iniziare a scrivere e che Massimo Vinale e Vito Ventrella, insieme ai rispettivi Consigli di Amministrazione, hanno saputo “riscrivere” fondendo le due Istituzioni in un’unica ASP.
Impresa complessa, quasi utopica, per questo “titanica”. Leggendo queste pagine, però, aumenta in ciascuna delle nostre coscienze il senso di un “Bene Possibile” se Comune.
E’ il Bene dei piccoli passi costanti, dei tagli alle spese e dell’aumento della redditività patrimoniale, delle Convenzioni proficue, del dialogo istituzionale con tutti i livelli della (buona e cattiva) politica, della continuità qualitativa del servizio educativo per i piccoli ed assistenziale per gli anziani, della “resistenza in giudizio” alle controversie contrattuali con le stazioni appaltanti, della moderata prudenza e del “Duc in Altum”, dello slancio ideale alla base di ogni navigazione rischiosa.
Racconta l’autore, Commissario Straordinario e poi (tuttora) Presidente del “Latorre” dal 2006, che il suo predecessore dott. Giovanni Narracci, gli diede un semplice consiglio: “Ogni volta che entrerà nella presidenza, si imponga di non uscirne prima di aver risolto almeno un problema, fosse anche il più piccolo”; ugualmente, Leonardo Monopoli, ultimo presidente fino al 2003 (anno del commissariamento Comunale) usò parole brevi e dirette: “ascoltare tutti, ma decidere sempre”. Credo che nell’opera amministrativo-gestionale così preziosa e razionale del Presidente Vinale, tantissime volte saranno riecheggiate, feconde, le voci di Giovanni Narracci e Leonardo Monopoli.
Dopo aver presentato il libro a Fasano e a Pezze di Greco, Massimo è “tornato a casa”, nella sala parrocchiale della sua comunità che, pienamente partecipe con numerose presenze, ha prima ascoltato l’apertura di Don Gianluca Dibello ed il saluto istituzionale del vicepresidente della Provincia di Brindisi e Consigliere Comunale Giuseppe Pace, che ha prospettato nuove possibili forme di collaborazione tra enti locali ed ASP per aumentare la qualità dei servizi ai minori e agli adulti in stato di bisogno, oltre che ovviamente agli anziani ospiti della nuova RSSA .
Il responsabile della Caritas Parrocchiale Natale Cisternino ha poi tracciato un intenso profilo personale dell’autore, profilo autentico, intriso di forte sentimento d’amicizia, fraterna, sincera, che dura sin dall’infanzia e prosegue nell’impegno quotidiano verso le storie di chi tende una mano.
Il prof. Pasquale Zizzi, ha presentato il volume, sottolineando come la centralità dell’amore verso la vicenda umana dei minori in difficoltà sia stata “capace” di guidare la straordinaria opera gestionale di ristrutturazione ed “arricchimento” del patrimonio del “Latorre”, tanto da consentire l’eccezionale impresa di salvare anche la Residenza Socio Sanitaria per Anziani dalla mancata apertura.
Nelle conclusioni, l’autore e presidente dell’ASP “Terra di Brindisi Canonico Latorre e Canonico Rossini” ha ricordato che, semplicemente, la carità autentica è condivisione delle risorse, non elemosina.
Ecco perché Nicola Latorre ha saputo “tendere la mano” a Luigi Rossini: perché la Storia di Fasano potesse arricchirsi di una Speranza (capacità di determinare il Bene) più ricca per tutte le fasce d’età… e perché nessuna porta si chiudesse nella nostra Città per chi “vanta, da sempre, un credito con la vita”.
“Nulla sarà mai veramente nostro finchè non lo condivideremo” , ha scritto qualcuno che conosce la strada per Betlemme….
Vincenzo Zizzi