La nota del dirigente di Circoli Nuova Fasano – Lega Salvini Premier
FASANO – «In questi giorni stanno arrivando le comunicazioni con le modifiche alle tessere elettorali a tutti i residenti delle zone collinari. Il motivo? Dovremmo chiederlo alla Giunta Comunale, cioè al sindaco Zaccaria & company». A dichiararlo è Vito Maellaro, residente silvano, nonché dirigente del movimento politico Circoli Nuova Fasano – Lega Salvini Premier.
«Si legge nella delibera di giunta comunale n.229 dell’ottobre 2018 – prosegue Maellaro – che con “nota della Compagnia di Fasano della Legione Carabinieri Puglia, in occasione dell’espletamento del servizio di vigilanza svolto durante le ultime consultazioni elettorali del 04 marzo 2018, presso le sezioni nn. 38 e 24, ubicate alla Selva di Fasano, site all’interno del Palazzo dei Congressi presso la Casina Municipale, si rappresentavano numerose criticità e mancanze strutturali degli ambienti destinati a sede di seggio (sotto il profilo della salubrità e della sicurezza, carenze dell’impianto elettrico e infiltrazioni di acqua).”
Che “S.E. il Prefetto di Brindisi, con nota prot. n. 29485 del 07.07.2018, con riferimento alla segnalazione suddetta, ha sollecitato il Comune di Fasano ad intervenire tempestivamente per eliminare gli inconvenienti lamentati, e reperire soluzioni alternative idonee in vista di future esigenze (Europee 2019, Regionali 2020, Amministrative 2021, ed eventuali consultazioni referendarie), chiedendo riscontro.”
Quello che oggi è evidente, che dopo le dovute segnalazioni da parte degli organi competenti che bollavano i locali della Casina Municipale come inadatti ad ospitare le attività per le prossime consultazioni elettorali, l’amministrazione Zaccaria & company non si è minimamente preoccupata di cercare un’alternativa per noi cittadini silvani, (2.500 elettori circa), ed ha pensato di eliminare con un colpo di spugna le due sezioni elettorali della Selva di Fasano, dirottandole a Fasano.
Dunque se i motivi sono l’inagibilitá dei locali, verrebbe da chiedersi che fine ha fatto la concessione e gestione della Casina Municipale affidata per 20 anni, così tanto strombazzata fin dai primi giorni dell’insediamento dell’amministrazione Zaccaria, che avrebbe dovuto rilanciare la Selva di Fasano, se a tutt’oggi non è stata posata nemmeno una pietra a fronte dei lavori previsti alla struttura.
Perché non si è intervenuti nel merito? Al momento della predisposizione del bando di affidamento era noto a tutti che quella sede era a disposizione dei residenti per le consultazioni elettorali oltre che per la consueta Mostra dell’Artigianato. Perché non si sia cercata un’alternativa ? Perché questa scelta politica ?
Quello che traspare, è che si continua a penalizzare i residenti locali.
Ci attiveremo in ogni modo, ed in ogni sede, per far valere i nostri diritti e per ripristinare le due sezioni, anche attraverso una petizione popolare.
Basta con i soliti alibi di realizzare economie per l’amministrazione Comunale e per gli enti sui cui ricadono in tutto o in parte, gli oneri connessi alle consultazioni elettorali e referendarie, per i risparmi derivanti dal mancato allestimento dei seggi. Tali vantaggi non compensano i continui disagi arrecati ai cittadini fasanesi.
Ma si sa, l’obbiettivo di Zaccaria & company è tagliare. Hanno tagliato un giorno alla raccolta rifiuti, tagliato il nostro ospedale, Fasano Jazz, Selva festival e adesso le sezioni elettorali».
Sig. Maellaro,purtroppo,l’alternativa si verificherà,eccome.Dico purtroppo perchè in democrazia anche un solo voto può essere decisivo.Ma per il dissenso e la rabbia molti residenti hanno già deciso di non esprimere il loro voto;altri,addirittura, di riunirsi e fare un falò delle tessere elettorali . Speriamo che se ne parli nel prossimo Consiglio Comunale sia per vedere chi è che si mette contro gli elettori della Selva (se vuole votare devi fare 8+8 km) e chi si deve assumere le responsabilità della limitazione o negazione di partecipazione al diritto di voto.