
Ospiti della rassegna del Mondadori Point il finalista al Premio Dostoevskij e il giornalista Massimo Giletti per raccontare il lato misterioso dell’animo umano
FASANO – Goethe diceva “Dove c’è molta luce, l’ombra è più nera”, ricordandoci che anche i momenti più belli a volte nascondono aspetti più profondi e inquieti.
È su questo confine labile che gioca la trama di “Neve Nera”, il nuovo libro del giornalista Carlo Bravetti presentato ieri sera (22 giugno) a Masseria San Francesco.
Il romanzo, Fuorilinea Editore, finalista al prestigioso Premio Dostoevskij, è stato al centro del terzo appuntamento di “LibriAmo… tra gli ulivi!”, rassegna organizzata dal locale Mondadori Point di Laura De Mola, giunta alla quinta edizione.
Ad accompagnarlo in questa serata Massimo Giletti, volto noto del giornalismo italiano, già ospite due settimane fa a Fasano per parlare di ambiente e mafia. Ed è proprio Giletti a descrivere il testo come una “fiaba che va interpretata”.
Ambientato nei primi anni del Novecento nel villaggio di Weissemünde, incastonato fra i monti, Neve Nera rivede il candore della neve, rendendo quest’ultima una presenza fissa di una storia dal carattere a tratti disturbante. L’anziana ed ex scrittrice Margritte e suo nipote Jörg si confrontano con gli spiriti del bosco che circondano la casa, dove la neve cela misteri più fitti degli alberi e il bosco diventa un altro grande protagonista dell’ambiente. Sarà proprio Margritte, che più di tutte è legata a quel posto, a spingere il nipote ad andar via da quella vita per studiare “quello che neghi ti sottomette, ciò che affronti ti trasforma”, e per questo contatterà il professor Engelmann perché il giovane continui a studiare.
Neanche l’arrivo del professore nel paese in cui “si conoscono tutti, vivi e morti” aiuta ad alleviare la tensione. Nelle oltre duecento pagine del romanzo, l’autore fa vivere al lettore un’atmosfera densa di mistero e fantastico, regalando a tutti la possibilità di confrontarsi con i propri drammi interiori.
Fotoservizio di Francesco Schiavone.




















