
La cerimonia commemorativa si è tenuta oggi presso l’Istituto Superiore “Leonardo da Vinci”
FASANO – “La storia non si deve ripetere con tutti i suoi errori e con tutti i suoi orrori”: è stato questo il messaggio finale che gli studenti dell’Istituto superiore “Leonardo da Vinci” hanno voluto lasciare al termine di una mattinata pregna di emozioni, di storia, di ricordi nefasti.
È stato celebrato a Fasano questa mattina, presso l’auditorium dell’Istituto superiore “L. da Vinci”., alla presenza del Prefetto di Brindisi Luigi Carnevale, il “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.
L’evento “Foibe, una pagina strappata alla nostra storia”, organizzato dalla Prefettura di Brindisi e dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Ambito territoriale della provincia di Brindisi, con la collaborazione e il coinvolgimento della dirigente, dei docenti e degli studenti dell’Istituto “da Vinci” ha avuto come obiettivo, raggiunto appieno, quello di stimolare e diffondere, soprattutto tra le nuove generazioni, la conoscenza dei tragici eventi che hanno segnato la nostra storia recente.
La manifestazione, presentata da Mimmo Capozzi, ha visto la presenza delle massime autorità civili e militari, e la partecipazione anche di altri istituti scolastici della città: l’Istituto superiore “Gaetano Salvemini”, l’Istituto comprensivo “Collodi-Bianco”, l’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII-Pascoli” e l’Istituto comprensivo “Galileo Galilei”.
Aperta dall’inno nazionale, alla manifestazione sono intervenuti il dirigente scolastico dell’Istituto Prof.ssa Vita Ventrella, che dopo i saluti e i ringraziamenti di rito ha parlato del significato della giornata e del lavoro svolto da docenti e studenti nella organizzazione della stessa. Sono seguiti gli interventi di alcuni rappresentanti di istituto e del vicesindaco Luana Amati, la quale ha ricordato il fasanese vittima delle foibe, l’appuntato dell’Arma dei Carabinieri Pasquale Guarini, originario di Montalbano (dove era nato nel 1920), tragicamente scomparso nel maggio del 1945, assieme ad altri commilitoni di stanza nella caserma di Gorizia, durante le persecuzioni anti-italiane dei comunisti jugoslavi agli ordini del maresciallo Tito.
Sono seguiti gli interventi di Angela Tiziana Di Noia, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale – ambito territoriale della provincia di Brindisi, che ha sottolineato la sinergia con la Prefettura per valorizzare le eccellenze scolastiche del territorio, e di Giuseppe Silipo, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Puglia, che ha evidenziato come “la presenza delle autorità nella scuola ci onora e ci dice che questo territorio sta lavorando bene” auspicando come sia opportuno “cogliere dagli aspetti più tragici gli aspetti della speranza” sottolineando a tal proposito coma la Puglia e Brindisi siano da sempre territori di accoglienza per i profughi.
“Questa giornata e questa iniziativa testimoniano ancora di più il ruolo della scuola e quanto sia importante l’inserimento dei giovani nel tessuto sociale – ha evidenziato il Prefetto di Brindisi Luigi Carnevale -. Siamo venuti a Fasano che è terra di confine e la presenza qui questa mattina delle forze dell’ordine testimonia l’attaccamento delle istituzioni al mondo della scuola. Il ricordo va esercitato ogni giorno. Vanno ricordati gli errori che gli uomini hanno fatto e la scuola va sostenuta nel formare i giovani ai valori della solidarietà, della fratellanza e della tolleranza. Ogni occasione è importante – ha concluso il Prefetto -. Questi ragazzi sono stati capaci di fare loro quella sofferenza e quel profondo dolore che i nostri connazionali hanno vissuto in quel lungo periodo nel dopo guerra. Speriamo di essere stati capaci di indicare ai nostri giovani un percorso di crescita”.
La mattinata è proseguita con una performance teatrale, coreutica e musicale curata dalle studentesse e gli studenti del “da Vinci” che hanno proposto un emozionante approfondimento storico sul tema per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Una rappresentazione che, come si diceva, si è conclusa con il messaggio “La storia non si deve ripetere con tutti i suoi errori e con tutti i suoi orrori”.
A curare la storicizzazione della rappresentazione con una meticolosa scelta di testi e liriche e alcuni testi redatti ex novo sono stati i docenti Michele Iacovazzi e Mina Corelli, con la collaborazione della prof.ssa Giuditta Di Leo e della associazione di danza “Degas” di Fasano.
È seguita, poi, la proiezione di un documentario di Rai Storia sulle foibe.
Alla giornata hanno partecipato attivamente anche gli alunni e le alunne degli Istituto comprensivo “Collodi-Bianco”, “Giovanni XXIII-Giovanni Pascoli” e “Galileo Galilei”, mentre, a corredo dell’evento, è stato possibile visitare la mostra “Racconti dalle Foibe”, costituita da voci, illustrazioni e video-narrazioni curate dai ragazzi e dalle ragazze dell’Istituto superiore “G. Salvemini”.
Foto servizio: Mario Rosato











































