Turno infrasettimanale nella nona di ritorno con la sfida esterna dei biancazzurri
FASANO – Sfida ostica per l’Us Fasano nel turno infrasettimanale che precede la gara di domenica prossima contro la capolista Taranto dell’ex tecnico Giuseppe Laterza. Ma andiamo per ordine. I biancazzurri nel pomeriggio saranno di scena sul rettangolo di gara della Fidelis Andria per affrontare la compagine di mister Luigi Panarelli che vuole continuare a credere in un finale di stagione a contatto di gomito con il vertice della classifica.
Sul campo del “Degli ulivi” di Andria capitan Giorgio Bernardini e compagni affronteranno una compagine che è reduce dal prezioso pari in casa del quotato Casarano (0-0), maturato al termine di una gara che ha lasciato non pò di amaro in bocca ai federiciani alla luce delle occasioni sciupate.
Il tecnico biancazzurro Vito Costantini debuttò sulla panca biancazzurra proprio contro l’Andria, nella gara d’andata che vide i fasanesi acciuffare il pareggio (1-1) dal dischetto degli undici metri con Enis Nadarevic, dopo la rete di vantaggio degli andriesi segnata dall’ex Tiziano Prinari. Il centrocampista con propensioni offensive non sarà l’unico ex di turno, infatti tra le file della Fidelis Andria milita anche l’altro centrocampista Gianmarco Monaco.
L’Us Fasano reduce dalla vittoria rotonda contro il Portici (3-0) non dovrebbe avere particolari problemi di formazione, recuperando anche il giovane attaccante Francesco Trovè. Si presume che il tecnico fasanese possa optare per gli stessi undici scesi in campo domenica scorsa, ma in attacco potrebbe spiccare la variante Lucas Dambros in coppia con Saverio Dellino, rispecchiando il modulo 3-4-1-2.
Ufficializzato il recupero con il Nardò
Intanto è stato ufficializzato il recupero della sfida di Nardò, non giocata lo scorso 1° aprile per la positività di alcuni giocatori neretini al Covid-19. La Lega ha fissato l’incontro per mercoledì 28 aprile alle ore 15
Fischio d’inizio fissato alle ore 15 al “Degli Ulivi” di Andria con la direzione di gara affidata a Vito Guerra di Venosa.