
Appuntamento a Bari per la mostra del fotografo fasanese
BARI – Si inaugura oggi, 17 ottobre , alle ore 18:30, presso l’Artoteca Alliance in Strada de’ Gironda 22 a Bari, la mostra fotografica Fondus enchantés del fasanese Ninni Pepe, a cura di Francesco Maggiore e con il sostegno dell’Alliance Française Bari. L’esposizione raccoglie venti fotografie stampate su carta Canson Platine Fibre Rag, nei formati 42×56 e 60×80 centimetri, e rappresenta uno dei progetti più intensi e maturi dell’artista fasanese.
L’idea nasce da un ritrovamento fortuito: un gruppo di settantacinque lastre fotografiche su vetro, risalenti agli anni Venti e Trenta del Novecento, rinvenute in un vecchio mobile. Nel corso della visione dei negativi, Pepe si accorge che alcune lastre erano rimaste incollate tra loro, generando doppie esposizioni accidentali in cui volti, paesaggi e frammenti di vita si sovrapponevano. Quello che poteva sembrare un errore tecnico diventa invece il punto di partenza per una riflessione profonda sul tempo, sulla memoria e sul potere evocativo dell’immagine fotografica.
In Fondus enchantés la casualità diventa linguaggio. Pepe trasforma l’imprevisto in scelta artistica consapevole, ricreando la magia della sovrimpressione come metafora della memoria: un territorio instabile, mutevole, dove i ricordi si fondono, si cancellano e si rigenerano a ogni sguardo. Secondo il curatore Francesco Maggiore, queste immagini non si limitano a sommare piani visivi, ma aprono uno spazio poetico in cui il passato e il presente dialogano, confondendo i confini tra realtà e immaginazione.
La presidente dell’Alliance Française Bari, Michèle Sajous, definisce il lavoro di Pepe una “poesia visiva”, paragonandolo all’opera combinatoria Cent mille milliards de poèmes di Raymond Queneau: un gioco raffinato di incastri e possibilità, in cui ogni sovrapposizione genera nuove letture e nuove emozioni. Le lastre, provenienti dalla città francese di Amiens, si intrecciano così con lo sguardo contemporaneo dell’autore, creando un ponte ideale tra due epoche e due mondi.
Originario di Fasano, Francesco “Ninni” Pepe da anni indaga il rapporto tra forma, tempo e percezione. Già in lavori precedenti, come The Form’s Machine esposta nel 2016 a Milano, l’artista aveva esplorato il corpo come luogo simbolico e mutevole, sottoponendolo a deformazioni e variazioni minime per riflettere sulla fragilità del tempo. Con Fondus enchantés, questa ricerca si fa più intima e universale: il corpo lascia spazio alla memoria collettiva, la superficie si fa profondità, e l’immagine diventa racconto.
La mostra resterà aperta fino al 9 novembre 2025 e sarà visitabile ogni venerdì, sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. L’ingresso è libero, e per le visite di gruppo è possibile scrivere a eventi@afbari.it.