Gli auguri da parte del direttore della nostra testata
Un anno fa mai avremmo immaginato quello che sarebbe stato il 2020. Un anno che ha cambiato la vita di tutti.
Il Covid ci ha messo a dura prova. Ha cambiato radicalmente le nostre abitudini, ha condizionato la vita alle famiglie, alle imprese, ai lavoratori, alle istituzioni. A tutti.
Da qualche ora, però, è passato. Si apre un nuovo anno che porta con sé tante, tantissime, speranze.
Se volessimo fare un bilancio, sotto l’aspetto giornalistico, del 2020 potremmo affermare che, comunque, l’anno che se ne è andato non ha portato grossi eventi nefasti nella comunità fasanese. A parte i casi di fasanesi contagiati – il cui picco ha superato i 100 qualche settimana fa per poi scendere di diverse decine -, a Fasano non si sono registrati, per fortuna, tanti decessi di persone con Covid (si possono contare su una mano) e nemmeno numerosi focolai in strutture di accoglienza.
L’emergenza Covid, poi, ha trasformato per alcuni mesi l’ospedale “Umberto I” in ospedale post Covid, ha portato ad allestire sul territorio di Fasano due drive in per permettere la esecuzione dei tamponi, ed ha messo in risalto lo slancio solidaristico delle varie realtà associative del volontariato che, unitamente al Comune, alla Protezione civile e alla Croce Rossa, hanno fornito aiuti e assistenza a chi si è trovato in difficoltà.
Ed ha condizionato non poco i programmi dei tanti eventi ai quali eravamo abituati ad assistere nel corso dell’anno sia a Fasano che nelle frazioni. Molti gli eventi culturali svolti senza pubblico ma trasmessi on line, soprattutto nell’ultima parte dell’anno (il programma “Natale a Fasano” in primis). Molti altri gli eventi annullati, a cominciare dai programmi civili delle feste patronali e a numerose feste e sagre.
In estate gli eventi che si sono svolti con pubblico e nel pieno rispetto delle norme anti contagio hanno comunque calamitato l’attenzione di tanti partecipanti: dai concerti di Niccolò Fabi e Vinicio Capossela ad Egnazia, al grande jazz, al concerto di Daniele Silvestri (in piazza Ciaia), alla Mostra dell’Artigianato svoltasi a Selva di Fasano, agli eventi della “Estate a Montalbano”, al “Fasano Fish Festival” svoltosi a Torre Canne.
Nell’anno di tutti i campionati sospesi per Covid spicca la fine del ciclo del tecnico fasanese Giuseppe Laterza alla giuda dell’Us Fasano. L’allenatore più vincente di sempre. Sei lunghi anni che hanno portato due vittorie di campionato, una Coppa Italia Promozione, oltre a tre finali sempre di Coppa tra Eccellenza, Promozione e serie D.
Le restrizioni imposte dalle norme anti Covid, nel primo lock down di primavera e negli ultimi mesi dell’anno, hanno, probabilmente, influito anche sul numero di incidenti stradali registratisi nel corso del 2020, con una drastica riduzione di incidenti mortali. Un dato, questo, molto positivo.
E sempre per rimanere in tema di cronaca, l’anno che se ne è andato a parte alcune settimane, in estate, nel corso delle quali alcuni ladri di appartamento non hanno fatto dormire sonni tranquilli ai residenti di Fasano e delle frazioni di Montalbano, Pezze di Greco, Selva di Fasano e Laureto, non ha fatto registrare episodi criminosi di grande rilievo.
Anzi. Il 2020 è stato l’anno in cui i Carabinieri hanno arrestato i presunti autori degli attentati incendiari ai danni del pub “Ciporti” avvenuti a fine 2019, ed i presunti autori di una estorsione ai danni di un noto imprenditore turistico che opera nel Fasanese. Sempre i militari dell’Arma hanno arrestato 3 malviventi, inseguiti e bloccati dopo l’assalto al bancomat di Torre Canne. Da registrare, poi, altri due assalti a bancomat ad un istituto di credito di Fasano, di cui uno fallito. La Guardia di Finanza, invece, ha chiuso una indagine relativa ad una frode nel campo del Gpl con tre fasanesi finiti nei guai. Oltre a ciò non sono mancati arresti, denunce e segnalazioni in materia di stupefacenti.
Sul fronte giudiziario a fine ottobre non poco scalpore ha destato la notifica degli avvisi di conclusione delle indagini a 21 fasanesi (tra cui un consigliere comunale di maggioranza, due dirigenti comunali, 15 titolari di esercizi commerciali, bar, ristoranti) per vari reati: abuso d’ufficio, tentativo di concussione, abusi edilizi. E non è escluso che dalla marea di omissis riportati nelle ottomila pagine della inchiesta e dalle centinaia e centinaia di intercettazioni telefoniche possa venire fuori a breve qualche altro filone di indagine.
Sul fronte politico, invece, il 2020 è stato un anno da calma quasi piatta. A parte le elezioni regionali che hanno sancito la rielezione (con una valanga di voti) in consiglio regionale di Fabiano Amati e il referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari, al quale sono stati il 71% i fasanesi che hanno votato “si”, grosse iniziative politiche non se ne sono registrate, tranne le recentissime dimissioni dalla massima assise cittadina dei consiglieri comunali Raffaele Trisciuzzi e Maria Rosaria Olive. Dimissioni che confermano come il clima politico inizia a surriscaldarsi in vista delle elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale che si terranno in primavera. A tal riguardo il centro destra fasanese nelle ultime settimane ha iniziato a scaldare i motori per individuare un candidato sindaco da contrapporre quasi sicuramente al sindaco uscente Francesco Zaccaria, che sta pensando ovviamente di ricandidarsi.
Sul fronte amministrativo, inoltre, da registrare la approvazione e l’avvio di numerose opere pubbliche in varie parti del territorio i cui lavori proseguiranno nel nuovo anno, la prosecuzione dei lavori della messa in sicurezza della statale 172, del palazzetto dello sport e del nuovo ospedale di Monopoli-Fasano. A riguardo delle opere pubbliche il 2021 dovrebbe essere l’anno, si spera, della conclusione e del collaudo del cavalca ferrovia di Pozzo Faceto, una opera pubblica avviata 20 anni fa e denominata, appunto, il “cavalca ferrovia della vergogna” per i ritardi accumulati nella realizzazione.
Nel 2020 si è registrato il forte braccio di ferro tra operatori turistici e Amministrazione comunale sulla tassa di soggiorno. Contenzioso che continuerà nelle aule di giustizia anche nel 2021.
Il 2020, inoltre, si chiude con il ritorno dell’incubo delle trivelle nel nostro mare e con una avanzata sempre più del batterio Xylella fastidiosa che sta continuando a falcidiare i nostri splendidi ulivi secolari e monumentali conosciuti in tutti il Mondo.
Per restare in tema di degrado ambientale, l’anno appena trascorso ha confermato ancora una volta la inciviltà di moltissimi cittadini fasanesi ormai avvezzi ad abbandonare indiscriminatamente rifiuti lungo le strade extra urbane, ed ha fatto tornare alla ribalta il problema della messa in sicurezza dell’abitato di Pezze di Greco da eventi di natura idrogeologica. Il 23 settembre scorso, infatti, la più popolosa frazione fasanese è stata messa nuovamente in ginocchio da una alluvione. Qualche giorno prima sono partiti i lavori per la realizzazione del canale deviatore della acque meteoriche della frazione, che si spera possano completarsi secondo il crono programma stabilito.
Infine il 2020 si è aperto e chiuso con due “storie”di fasanesi che hanno toccato il cuore di tutta Italia.
La storia di Giovanni Custodero, il calciatore guerriero 27enne di Pezze di Greco che da tre anni lottava contro il cancro e che è deceduto il 12 gennaio.
E la storia della piccola Melissa, neonata fasanese affetta da SMA (Atrofia Muscolare Spinale) di tipo 1 ed in attesa di una costosissima cura, che ha toccato molti cuori facendo partire una gara di solidarietà a livello nazionale.
Con queste due storie di lotta e di speranza auguriamo un anno migliore per tutti.
Un anno nel quale ci si possa liberare dal Covid, grazie anche al vaccino che si spera possa essere somministrato a quanti più fasanesi possibile, e si possa finalmente tornare alla normalità. In tutti i settori.
Buon 2021!