L’associazione animalista esprime perplessità sul progetto
FASANO – Il nuovo canile comunale non è ancora stato costruito è già sorgono i primi dubbi: è davvero necessaria un’opera progettata in questo modo? A chiedertelo è l’associazione animalista fasanese “Quattrozampe nel cuore” che in una lettera diramata alle testate locali esprime tutti i dubbi inerenti la costruzione della nuova opera che dovrebbe sorgere dov’è situato l’attuale canile.
«Alla fine di Marzo è stato firmato il contratto tra il Comune di Fasano e la ditta aggiudicatrice per effettuare i lavori per il nuovo canile comunale. Il canile attualmente esistente sarà tutto cantierizzato come da progetto agli atti, ma al momento ospita ancora circa 130 cani.
-Come sarà sgombrata l’area?
-Dove andranno i cani che al momento sono all’interno della struttura? Queste sono le domande che si sta ponendo l’associazione Quattrozampe nel cuore, unica portavoce delle anime trovate abbandonate a se stesse, quando circa 3 anni fa il Comune acquistò il canile e tolse la gestione alla impresa privata che se ne occupava.
La struttura allora era fatiscente e i cani erano stati privati anche delle attenzioni minime da prestare ad animali chiusi in recinti. Miracolosamente e con l’impegno dei volontari dell’associazione oggi il canile si può dire un’oasi di pace, sebbene presenti tante criticità per cui è stato dichiarato non idoneo al soggiorno di cani randagi. Il progetto del nuovo canile non è mai piaciuto alla Quattrozampe che preferirebbe che i cani avessero uno spazio con del terreno in cui stare piuttosto che stabulazioni in cemento. Queste osservazioni sono state sollevate dal primo momento in cui si è parlato della costruzione del canile, proponendo in alternativa, di apportare delle modifiche all’attuale struttura, il che avrebbe determinato anche un risparmio economico rispetto alla costruzione di una nuova struttura.
Le preoccupazioni ora sono tante. In primis di vedere vanificati gli interventi attivati sui cani, al momento dell’arrivo della Quattrozampe che hanno ricevuto encomi e complimenti anche dalla Asl e dalle autorità competenti, senza dimenticare la cittadinanza tutta che ha visto rinascere una parte della città lasciata isolata per troppi anni. Finalmente Fasano ha scoperto di avere un canile, anzi i cittadini fasanesi nemmeno sapevano dell’esistenza di queste povere anime indifese all’interno di un carcere per cani, sebbene sine culpa. Cure, attenzioni, amore, lavori di riparazione e migliorie hanno permesso ai cani di vivere in una struttura, sì che necessita di lavori importanti, ma che ha dato finalmente ai suoi ospiti dignità e serenità dopo anni di incuria e indifferenza.
E ora che fine faranno i cani? Dove saranno spostati? Non doveva essere organizzata meglio la questione, valutandone preventivamente conseguenze e ripercussioni? -Non sarebbe stato meglio apportare modifiche all’attuale canile invece di costruirne uno di sana pianta che costringerà i cani a stare sul freddo cemento e a non calpestare mai l’erba come fanno ora? Ci sentiamo in dovere di condividere con la cittadinanza questi fatti e chiediamo aiuto ai fasanesi per trovare presto uno stallo a questi cani ed evitare che vadano chissa’ dove, senza sapere se saranno accolti con i dovuti accorgimenti, constatato che molti cani sono ormai anziani, oppure malati o ricevono cure mediche anche quotidianamente. Noi non sappiamo più cosa fare e questa situazione di impotenza ci intristisce e demoralizza».