La nota del fasanese Antonio Lorusso, senatore accademico dell’Università di Bari
FASANO – “Non ce la facciamo più. Tante promesse e pochi fatti”. È il grido d’allarme degli studenti universitari e dei loro rappresentanti.
Inutili le attese fino ad ora. Gli studenti di diverse associazioni studentesche e di diversi organi di rappresentanza hanno cercato di interloquire per mesi con la regione Puglia, ma, sino ad ora, non c’è stato un nulla di fatto.
Numerosi i punti messi all’attenzione dei consiglieri e degli assessori regionali. Mobilità, comuni fuorisede, rimborso dei pasti, rapporti sociali, esigenze strutturali e tanti altri.
“Nonostante le numerose segnalazioni tutto è fermo a causa dell’attesa, ormai da 9 mesi (ndr dalle ultime elezioni regionali), della nomina della presidenza e dei rappresentanti regionali nel Consiglio di amministrazione dell’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Puglia.” afferma Cosimo Carpentiere, rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione del Politecnico di Bari.
Interviene anche Enrico Boffetti, rappresentante degli studenti in seno al Consiglio di Amministrazione A.Di.S.U.: “Siamo in un periodo difficile e le istituzioni non sono al nostro fianco. Numerosi sono i problemi che stiamo riscontrando come studenti. La lista è lunga. Elencare tutti i problemi che stiamo vivendo non è semplice. Siamo stanchi di aspettare e sentirci dire a breve cambieremo tutto.”
Leonardo Renna e Antonello Clemente, rappresentanti della residenza universitaria “Renato dell’Andro”, aggiungono “I nostri primi contatti con la regione Puglia sono avvenuti in occasione di uno spiacevole episodio accaduto all’interno della residenza universitaria “Renato dell’Andro”; una residenza in cui vi sono oltre 400 studenti fuori sede.
In tale occasione l’A.Di.S.U. Puglia ha organizzato, all’ interno degli ambienti comuni utilizzati dagli studenti, le prove preselettive per due concorsi, indetti dalla stessa Agenzia, privando gli studenti della possibilità di usufruire per oltre una settimana degli ambienti comuni.”
Disagio che prontamente si ripresenterà a fine giugno per espletare le prove scritte, nonostante le problematiche espresse dal corpo rappresentanti della residenza.
In una riunione tenutasi il 13/05 con l’assessore Leo è stata manifestata esclusivamente la voglia di rivoluzionare l’Agenzia e di assegnare in tempi brevissimi le nuove rappresentanze della regione all’interno del CDA.
Era stato detto che ci sarebbe stato un nuovo incontro con l’assessore ma così non è stato.
Segue in una nota Antonio Lorusso, Senatore Accademico dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”:
“Agli studenti ogni anno arriva la CU della borsa di studio in cui compare, a prescindere dall’ utilizzo o meno dei pasti, il loro ammontare tra i redditi. Se viene contabilizzata nei redditi dello studente, ma in realtà utilizzata del tutto o per nulla, la somma residua che fine fa? Perché viene contabilizzata a prescindere influendo sul reddito dello studente?
I pasti non usufruiti dagli studenti verranno monetizzati o convertiti in buoni pasto utilizzabili in altre strutture, come ad esempio supermercati o ipermercati, come avviene in altre regioni?”
Conclude Cosimo Carpentiere: “Dopo i passi in avanti fatti l’anno scorso con l’inserimento di nuovi comuni fuori sede come Barletta, Trani, Altamura ed Andria, verranno fatti dei passi indietro? Sarà data la possibilità di scegliere fin dalla fase di domanda se stabilirsi presso una residenza universitaria oppure optare per il rimborso del canone di locazione? Questa opportunità, da noi proposta snellirebbe le procedure burocratiche dell’agenzia per il diritto allo studio, evitando numerosi slittamenti delle graduatorie; ed agevolerebbe gli studenti fuori sede che non si ridurrebbero a dover firmare il contratto di locazione nei mesi autunnali.“
Il fine dei rappresentanti pugliesi è quello di portare alla luce alcune problematiche che affliggono/accompagnano gli studenti universitari nel loro percorso di studi. Volendo ricordare che la crescita di un paese passa solo attraverso l’investimento nei giovani e non con la promessa di farlo, ci auguriamo tutti che tali quesiti abbiano un riscontro.