
Il poliambulatorio nacque da un’idea del cardiologo Francesco Loliva
FASANO – Un compleanno, così come anche un anniversario, va sempre festeggiato ed è anche la giusta occasione per un momento di riflessione. Ancora più importante diventa se si tratta di un team di professionisti messi a disposizione del proprio territorio.
In questi giorni, nove anni addietro, nasceva, da un’idea di Francesco Loliva – il cardiologo con la passione della fotografia – Cardiopiù, un poliambulatorio che via via è diventato sempre più un punto di riferimento per tante branche della medicina. Una lungimiranza, quella di Loliva, che ha funzionato anche come cambio generazionale. Oggi, infatti, a coordinare la struttura è Cristina Loliva, una delle tre figlie di Francesco.
Ed è proprio Cristina a raccontare la sintesi di questi nove anni.
“Sono sette anni che lavoro a Cardiopiù. Ricordo, quando decisi di accettare l’opportunità, la gioia di mio padre, accompagnata anche da un grande senso di responsabilità. Era una scommessa per lui e per me. Prima di questi sette anni sentivo sempre parlare di come si svolgeva il lavoro, della continua crescita della struttura e sapevo che si trattava di un lavoro delicato. Nello stesso tempo però l’avventura mi appassionava. Devo confessare che quando papà mi raccontò la sua idea, il suo progetto per il mio coinvolgimento, a primo colpo sentii un brivido scivolarmi addosso giù per la schiena. Avevo timore di fare qualche danno. Un timore che superai da subito grazie alla spinta di mio padre e alla grande disponibilità a formarmi della collega Silvia ,delle due infermiere Giovanna (per me Zia Gio) e Antonella (per me Nenetta).
Devo confessarvi che tutto questo ha creato una nuova Cristina. Oggi sono orgogliosa quando, in qualsiasi occasione, mi capita di presentare la squadra, la grande squadra di medici che abbiamo e mettiamo a disposizione di tutti. Questo anniversario lo voglio dunque dedicare a mio padre, colonna portante di Cardiopiù che mi ha consentito di costruire il mio futuro professionale.
Questo anniversario lo voglio festeggiare con un grazie alle colleghe, ai medici, ai pazienti.
A mio padre, per il coraggio che ha avuto a coinvolgermi, ma ancora di più per la sua brillante idea nel progettare Cardiopiù, oggi una bella realtà per il nostro territorio.
Grazie papà.
Buon compleanno a noi tutti.”