Il sindaco prende 48 ore di tempo per decidere se tentare la scalata in regione. Ma, dopo l’annuncio di Oronzo Rubino, la maggioranza rischia di spaccarsi
FASANO – Non è mai stata un mistero, soprattutto negli ultimi mesi, la volontà del sindaco Francesco Zaccaria di volersi candidare per il rinnovo del consiglio Regionale della Puglia.
Ma adesso, a poche settimane dalla presentazione delle liste (devono essere depositate entro il 22 ottobre perché si voterà l’ultima settimana di novembre), il clima nella maggioranza si é fatto teso e ci sono già i primi scontri interni.
Il primo ostacolo principale ha un nome ben preciso: Fabiano Amati. L’attuale assessore al Bilancio della Regione Puglia, infatti, rivendica pienamente il suo diritto ad essere il candidato unico del centrosinistra fasanese, forte delle sue preferenze raccolte durante le ultime tornate e “del lavoro – dice senza giri di parole ai suoi e al sindaco Zaccaria – che devo portare ancora a termine”. Insomma ci sarebbero diverse cose in sospeso in via Gentile per potersi fare da parte proprio ora. Resta solo da capire in quale lista troverà la sua collocazione.
In realtà è stato proprio lo stesso Antonio Decaro, candidato presidente del centrosinistra, a chiedere a Francesco Zaccaria di supportarlo in questa campagna elettorale e di candidarsi per la provincia di Brindisi. Il primo cittadino fasanese, seppure in un primo momento aveva quasi messo da parte questa ambizione, è recentemente tornato prepotentemente su questa strada, annunciando ai suoi la possibile fine anticipata del percorso amministrativo a Fasano perché, come ha spiegato all’assemblea del Partito Democratico tenutasi ieri sera a Fasano, “non si può lasciare che il PD perda la sua forza a Fasano con l’uscita di Amati, rischiamo di consegnarlo ai mesagnesi…”.
Alla notizia gran parte della maggioranza ha alzato i toni contro il primo cittadino: “Va terminato il mandato, ci sono troppe cose da portare a termine”. Un no secco che ha messo Zaccaria nella posizione di dover cominciare una vera e propria conta interna perché va bene candidarsi ma bisogna avere anche i numeri – e i “grandi elettori” locali – per tentare la corsa.
Mentre si discuteva di tutto questo, un altro consigliere comunale di maggioranza, Oronzo Rubino, ha espressamente comunicato Urbi et Orbi nelle ultime ore la sua disponibilità per candidarsi nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra. Lo stesso consigliere di Civicamente che aveva chiesto fortemente a Zaccaria di non fare questo passo, oggi si candida in prima persona per il consiglio regionale della Puglia seppur continui a dire in tv, ed al suo sindaco, che “tradire il mandato dei cittadini sarebbe un peccato”, mandando la maggioranza in cortocircuito e il gruppo Civicamente alla resa dei conti anche con lo stesso Zaccaria.
Insomma, tra accuse di tradimento verso gli elettori e ambizioni personali, la situazione in maggioranza non è mai stata così tesa tanto che, al di là di quale esito avranno le scelte che ognuno farà, c’è già chi chiede la testa di alcuni assessori minacciando di far venire meno il supporto alla maggioranza.
È possibile che proprio Civicamente chieda l’azzeramento della Giunta, chiedendo la revoca delle deleghe all’assessore Giuseppe Galeota ormai “lontano dal gruppo da diverso tempo”. Un mal di pancia che, per la voglia di alcuni di far il salto della sedia da Fasano a via Gentile a Bari, non può più ormai rimanere nascosto.
Il sindaco dovrà dunque sciogliere a breve la riserva – “datemi 48 ore” ha assicurato – e, nel caso confermasse la sua intenzione, anche Fasano tornerà al voto nel 2026. Se invece deciderà di rimanere sindaco dovrà fare i conti con il nuovo quadro della maggioranza che, a un anno e mezzo dalla fine del mandato, è ormai difficile da tenere compatta senza un rimpasto di Giunta.
Nel centrodestra, al contrario, la situazione appare abbastanza chiara: Antonio Scianaro sarà il candidato ufficiale di Fratelli d’Italia. Manca solo Forza Italia che, in questi giorni, dovrà sciogliere la riserva sul nome del candidato da far correre per la Regione Puglia.

