Il presidente D’Amico non ha mai avuto dubbi sull’impossibilità della ripresa – INTERVISTA
ROMA – Il Consiglio federale ha decretato la chiusura anticipata di tutti i campionati dilettantistici. Nella giornata odierna, Nella speranza che possano ripartire i campionati professionistici (dalla serie A alla Lega Pro) è arrivo il semaforo rosso per tutte le categorie dalla serie D in giù. Campionato finito, quindi, per l’Us Fasano che salutA tutti dopo l’ultima gara esterna sul campo della Fidelis Andria (1-0), valevole per la nona di ritorno. I biancazzurri del presidente Franco D’Amico segnano il rompete le righe stagionale, registrando un settimo posto finale, a ridosso della zona play-off. Tutti a riposo, quindi, anche i tornei a carattere regionale che hanno chiuso i battenti per la stagione 2019/20.
Restano da capire i criteri sulle promozioni e retrocessioni
Resta sempre da capire quelli che saranno i verdetti del campo, anche se la Figc sta studiando un criterio univoco per scrivere la parola fine per quei campionati che non si sono conclusi sul campo, chiaro il riferimento alla serie D, anche se resta in piedi la possibilità della cristallizzazione delle classifiche. In altri termini chi è primo passa, mentre in coda le ultime retrocedono.
Il presidente D’Amico: “Non c’erano le condizioni per riprendere”
“Era prevedibile una soluzione di questa portata. Non c’erano le condizioni per riprendere l’attività agonistica, come già detto in altre circostanze, e credo di non essere l’unico che la pensasse in questo modo. Ora resta da capire cosa succederà per il futuro. Mi sembra impossibile fare previsioni, che siano giuste o sbagliate, perché è ancora prematuro capire quando si potrà iniziare, se si ricomincerà. Soprattutto quando si ricomincerà bisognerà capire le modalità e le condizioni perché molte società di serie D si potrebbero rifiutare di giocare con gli stadi a porte chiuse. Sapete bene quanto sia importante il pubblico per una società di questa categoria anche dal punto di vista degli introiti economici. Certo diventa importante quello che succederà nei campionati professionisti alla ripresa. Potremo avere delle indicazioni importanti per capire come programmare il nostro futuro di categoria”.