Atmosfere viennesi per il primo appuntamento del 2023 della quarantesima edizione della rassegna
FASANO – La calda atmosfera delle luci di Borgo Egnazia, la potente voce del soprano Claudia Urru e le straordinarie esecuzioni dell’Orchestra filarmonica di Kharkiv. Tre ingredienti per la serata che ieri (3 gennaio) ha aperto il 2023 col botto in termini di eventi musicali per il territorio di Fasano.
A suggellare quella che ormai è una tradizione per Fasanomusica, giunta quest’anno alla 40ª edizione, ovvero il Concerto di Capodanno che ha come sfondo Borgo Egnazia, è stato il magnetico incontro fra il soprano Claudia Urru e l’Orchestra filarmonica di Kharkiv diretta da Yuriy Yanko, acclamato direttore d’orchestra ucraino.
Per la soprano sarda un ritorno alla terra che le ha fatto spiccare il volo quando, nel 2016, debuttò in Cenerentola, con l’allora regista dell’allestimento, Maria Grazia Pani, che tutt’oggi è la guida della Urru, nonché regista dell’esibizione di ieri. Per l’Orchestra un emozionante ritorno in Italia, meta di molte delle apprezzatissime tournée estere, in un momento drammatico per la propria terra, che ha visto l’arrivo in Puglia di 50 elementi dell’Orchestra, su un totale di 100.
La partenza è dai toni forti, con l’aria tratta dall’opera di Verdi La forza del destino, dove la bella Donna Leonora si mostra in tutto il sua dramma. Emozionante è inoltre l’interpretazione di Giulietta nell’aria Jeux veux vivre in Roméo et Juliette di Gonoud.
A ravvivare poi l’atmosfera una polka veloce del compositore Strauss dal titolo Éljen a Magyar!, che ricorda il patriottismo delle canzoni ungheresi, e un’aria (Der Hölle Rache) del Flauto Magico di Mozart, dove la Urru ha magistralmente interpretato la temibile Regina della Notte. Il concerto entra dunque nel vivo con la famosa Ouverture de Il Pipistrello di Strauss, caposaldo dell’operetta e onnipresente nel repertorio del Teatro dell’Opera di Vienna.
Si ritorna dunque in Italia con la Traviata di Verdi, dove il soprano ha prestato la voce alla camaleontica Violetta nell’aria È strano! È strano… Sempre libera degg’io del Primo Atto, prima di riprendere le danze con la Tritsch-Tratsch Polka di Strauss.
A seguire poi, nell’intento di trasportare il pubblico presente interamente nell’atmosfera del Capodanno viennese, Voci di Primavera dello stesso compositore. E, a chiudere lo sfavillante concerto, Sul Bel Danubio Blu. Un brano, quello di Strauss, che non ha bisogno di molte presentazioni, probabilmente il valzer più famoso di tutti nonché uno dei brani di musica classica più conosciuti di tutti i tempi.
Fotoservizio di Mario Rosato.