Nella quinta e penultima giornata del girone di qualificazione emerge una sconfitta – LE FOTO
FASANO – Non riesce l’impresa all’Italia che contro la Spagna (33-29) segna il passo perdendo la testa del Gruppo 4 delle qualificazioni ad Ehf Euro 2026 nella splendida cornice del Palazzetto dello sport di Vigna Marina gremito con non meno di 2.200 spettatori.
Una battuta d’arresto che arriva al termine di una gara molto combattuta, valevole per la quinta e penultima giornata delle qualificazioni, con gli Azzurri che hanno avuto il merito di rimanere sempre attaccati al risultato, peccando solo in un sorpasso che avrebbe avuto il sapore decisamente dell’impresa.
Una sconfitta che non mina il percorso di qualificazione dell’Italia che resta sempre in corsa per il passaggio del turno, raggiunta dalla Serbia a 6 punti (i balcanici hanno batto la Lettonia 27-26 in trasferta) ed ora per la Nazionale diventa cruciale la trasferta dell’11 maggio a Jelgava, proprio in casa dei serbi, dove proveranno a fare punti utili sia in chiave secondo posto o eventualmente rientrare tra le migliori terze.
In cronaca il direttore tecnico azzurro Bob Hanning conferma l’ossatura della squadra vista a Oristano. Avvicendamento tra i pali con Alessandro Leban per Giovanni Pavani, tra i convocati anche l’esordiente Juan Pablo Cuello. Avvio positivo con il primo vantaggio italiano sul 2-1 al 3’, segna Marco Mengon. È una partita a scacchi, equilibrata, giocata azione su azione. La Spagna è più precisa, letale al tiro e con qualche parata in più della coppia Corrales-Ledo su cui contare. Primo vantaggio degno di nota sul 9-5 di Tarrafeta al 15’; sarà anche il massimo vantaggio della prima mezz’ora, al quale l’Italia reagisce con due time-out di Hanning, aumentando l’intensità difensiva e concretizzando fino al 12-11 di Andrea Parisini. Il capitano della Nazionale sarà anche l’Mvp e il top scorer di serata con 10 gol ed una prova maiuscola. Anche il pivot spagnolo Romero sa fare male: suo il 16-14 su cui si va all’intervallo. Ripresa ad elastico. Di Bronzo il nuovo -1, prima della fuga spagnola con il 21-17 siglato Dujshebaev. Al 14’, uscendo da una fase concitata del match, il divario più cospicuo degli ospiti: 25-20 con Daniel Fernandez e distanze che aumentano. L’Italia fa quadrato, ritrova precisione al tiro soprattutto con Parisini, abilissimo nel farsi trovare da un Simone Mengon particolarmente ispirato in fase di assist. L’Italia torna sul -3, sospinta dal pubblico pugliese. C’è sempre Parisini nel finale di gara: del capitano tre delle ultime quattro reti italiane, tra le quali il 33-29 conclusivo e utile, nella classifica delle terze, per mantenere una differenza reti favorevole (-4). La Spagna vince ed è qualificata a EURO 2026. L’Italia, nonostante la sconfitta, esce a testa alta e tiene la concentrazione elevata: l’11 maggio a Kraljevo, contro la Serbia, i 60’ che valgono un posto agli Europei.
«Se pensiamo che abbiamo giocato alla pari contro la squadra bronzo olimpico uscente, è qualcosa di notevole. Peccato perché sia all’andata che oggi, anche se non amo lamentarmi di queste cose, non possiamo dirci contenti delle decisioni arbitrali. Però abbiamo dato tutto, alla fine eravamo al limite delle forze fisiche. È ancora tutto aperto. Siamo riusciti a non far andare via la partita mantenendo una buona differenza reti. Adesso andiamo in Serbia a giocarci le nostre carte con l’obiettivo di qualificarci».
Andrea Parisini, capitano della Nazionale italiana