
Sotto accusa l’operato dell’Avvocatura Comunale e in atto le prime manovre post-Zaccaria
FASANO – Si è riunito martedì 29 aprile, in seduta ordinaria, il Consiglio Comunale di Fasano.
Tra i punti all’ordine del giorno, si segnala l’approvazione del Rendiconto della Gestione per l’esercizio finanziario 2024, delle Tariffe Tari per l’anno 2025 e del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.) delle frazioni. Durante i lavori non sono tuttavia mancate le sorprese.
La compattezza al voto della maggioranza è infatti venuta meno in ben due occasioni, ossia sul riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive e sulla mozione presentata dal consigliere di opposizione Antonio Scianaro (Circoli Nuova Fasano) avente ad oggetto la messa in sicurezza di Via della Scogliera a Savelletri.
Nel primo caso, si registra l’astensione del gruppo di maggioranza CivicaMente che, per mezzo del consigliere Donato Marino, ha espresso forti perplessità circa il mancato tentativo di conciliazione da parte del Comune di Fasano in una causa civile intentata dalla proprietaria di un immobile sito in Corso Garibaldi. L’immobile in questione è stato pesantemente danneggiato da infiltrazioni dovute all’espansione delle radici di alcuni alberi presenti sul marciapiede stradale. L’Ente è stato costretto a risarcire il danno per ben 35mila euro, comprensivi di spese legali. I quattro consiglieri hanno dunque deciso di astenersi dalla votazione, esattamente come i consiglieri di opposizione.
Per quel che concerne la mozione di Scianaro, dal voto contrario della maggioranza si è sfilato il gruppo AltreMenti, rappresentato dal suo unico consigliere Giovanni Cisternino.
Segnali di tensione che appaiono inequivocabili, facendo pensare che le prime “manovre” politiche per la scelta del dopo-Zaccaria stiano causando i primi scricchiolii.