Nella prima finale dell’Italiano prova la fuga Montanaro dopo un’estenuante sfida con Liuzzi
GUBBIO (PG) – Arrivano i primi titoli tricolori nella spettacolare ed emozionante cronoscalata del Trofeo Luigi Fagioli, giunta alla sua 60esima edizione e svolta nello scorso week-end nella cittadina umbra di Gubbio. Siamo alla prima finale del campionato italiano Supersalita lungo i tornanti di quella che viene considerata come la Montecarlo delle salite e per l’importante anniversario il Comitato Eugubino corse automobilistiche ha gestendo alla perfezione un evento denso di prestigio e iniziative. Sul piano agonistico il fasanese Gianni Angelini ha messo tutti in fila, nella Racing start turbo, laureandosi campione italiano al volante della Honda Civic. Il podio è stato completato dall’indomito under calabrese Antonio Aquila e da Davide Gabrielli, entrambi protagonisti con la Seat Leon ST. Grande soddisfazione per il pilota fasanese della Egnathia corse che ha mostrato a pieno il suo valore anche nelle ultime battute del campionato.
“È stata una stagione meravigliosa, ho portato in gara una vettura nuova, molto discussa e chiacchierata, prima dell’inizio della stagione, ma ero certo, che sarebbe potuta essere della partita. Vinco sette gare su otto, con diversi record, porto a casa il titolo con una gara d’anticipo, avvalorato da una gestione completamente autonoma del campionato in tutto. Ringrazio la mia scuderia, nella persona del presidente Laura De Mola, i miei partner. È il mio dodicesimo riconoscimento nazionale, con dodici vetture diverse portate in gare. Dedico questo traguardo, per me importante, alla mia famiglia, che se pur distante dai campi di gara, mi è sempre vicini. Viva la velocità in montagna. Viva la vita”.
Gianni Angelini, neo campione Italiano Racing Start Turbo
La vittoria di Angelini arriva nel giorno dell’imprevedibile, ma merita, vittoria di Ivan Pezzolla su Wolf GB08 Thunder che centra il Trofeo Luigi Fagioli a sorpresa, sfruttando l’incertezza del mal tempo che ha mischiato le carte in testa nel momento cruciale della sfida contro il tempo. Un ordine d’arrivo pazzesco, quindi, dove la pioggia ci mette lo zampino ed accende le luci della ribalta su Pezzolla della Fasano corse, il pilota nostrano classe 1989 al rientro nelle corse in salita proprio a Gubbio per testare la Wolf con motore di derivazione motociclistica. Il figlio d’arte ha vinto realizzando il crono totale di 3’27”55, aggiudicandosi gara 1 in 1’43”60 (dopo la squalifica dell’orvietano Filippo Ferretti, anche lui su Wolf, per un’irregolarità sugli pneumatici) e completando gara 2 (disputata con asfalto ormai asciutto per tutti i prototipi) con il crono di 1’43”95 (11° riscontro assoluto).
In Racing start Plus erano attesi ii duellanti fasanesi per il titolo Oronzo Montanaro e Giacomo Liuzzi sulle rispettive Mini Cooper, che hanno dato spettacolo con riscontri vicini in gara 1. Al termine svetta Montanaro della Fasano corse, vincitore in entrambe le salite eugubine, grazie alle quali è balzato in vetta alla classifica tricolore. Liuzzi della Egnazia corse, invece, non riesce a sfruttare al meglio gara 2 e sul podio di gruppo si ergono Andrea Currenti e Roberto Megale con le Peugeot 106 aspirate.
In Racing Start Cup, al rientro in salita, l’ormai pistard a tempo pieno Andrea Palazzo ha piazzato la zampata vincente su Peugeot 308. Il driver fasanese della scuderia Abate cars racing tech ha preceduto le Mini Cooper del pugliese Giovanni Tagliente e del campano Gianni Loffredo. Nella Racing start 1600 arriva il terzo tempo per Ciccio Savoia al voltante di una Citroen Saxò VTS della Gretaracing.