La nota del primo cittadino in risposta al consigliere
FASANO – «Alla propaganda di Scianaro siamo abituati ma adesso siamo alle bugie». E’ quanto risponde il primo cittadino Francesco Zaccaria alle parole del consigliere Scianaro. Il consigliere, questa mattina, ha diramato una nota dove denuncia la mancanza di riscaldamento nelle aule delle scuole fasanesi, al rientro delle vacanze. A detta del consgliere, e di alcune mamme che hanno segnalato il problema su Facebook, gli alunni sarebbero stati costretti ieri, lunedì 7 gennaio, a fare lezione tenendo addosso i giubbotti.
«Dopo il collaudo – prosegue Zaccaria – che abbiamo fatto domenica, ho personalmente verificato che tutti, dico tutti, gli impianti di riscaldamento di tutte le scuole comunali hanno funzionato e funzionano perfettamente. Come dovrebbe sapere chiunque ne abbia uno in casa, quando si riaccendono dopo un lungo stop ci vuole un po’, prima che gli ambienti si impregnino di calore. Gli impianti ieri sono stati accesi un’ora prima del normale: probabilmente qualche bambino più sensibile si sarà lamentato lo stesso e gli insegnanti, giustamente, lo hanno invitato a mettersi il giaccone. Ma dire che le aule fossero gelide è semplicemente una bugia in malafede, a puro scopo di propaganda senza vergognarsi di usare i più piccoli.
Quanto alle mie riflessioni politiche, Scianaro fa come i bambini che vanno a chiamare l’amico più grande perché faccia a botte al posto loro. Se avesse chiamato qualcuno anche per risolvere i problemi che questa città ha vissuto nei tredici anni di sua gestione, le cose andrebbero sicuramente meglio. Un fasanese che per fame di potere si mette al servizio di chi fino a due anni fa diceva dei meridionali “lavali col fuoco”, fa più pena che indignazione. Scianaro si deve solo vergognare di essersi alleato con quelli che fanno della cattiveria e dell’ignoranza il proprio stile, dato che non conoscono la differenza fra profughi e migranti e fra migranti e delinquenti. Agli insulti – conclude il sindaco – dei suoi nuovi amici non ho nessuna intenzione di rispondere, perché sono troppo occupato a lavorare per riparare agli enormi danni fatti ai fasanesi da lui e dai suoi ex-amici quando amministravano la città.»