In scena ieri i giovani attori di SenzaConfine Teatro, nell’ambito dei corsi del TeatrOfficina
FASANO – Mai potrà la realtà superare l’immaginazione.
E neanche un nome, quello di Willy Wonka, che ha fatto sognare intere generazioni di bambini, prima con il libro del grande scrittore Roald Dahl, poi con gli spettacoli per il grande schermo e il teatro, con il fresco adattamento italiano del 2019.
Una favola dolce che ieri (22 giugno) è andata in scena ne “La Fabbrica del Cioccolato”, lo spettacolo di SenzaConfine Teatro, con la regia di Teresa Cecere e David Marzi.
Protagonisti tredici giovani attori del Gruppo Young (più cinque giovanissimi dal gruppo Kids a interpretare gli Oompa Loompa), formatisi nell’ambito del progetto TeatrOfficina e di seguito citati: Riccardo Cofano, Aaron Olive, Asia Iacovazzi, Pasquale Lacirignola, Noemi D’Aprile, Giusy Nicole Ditano, Sofia Schena, Martina De Pace, Sofia Barletta, Noemi Pietrantonio, Camilla Bianco, Jacopo Longo, Pierpaolo Pertica.
Lo spettatore si ritrova nell’umilissima casa di periferia di Charlie Bucket (Aaron Olive), dove il piccolo vive con la madre e i suoi quattro nonni, mentre a pochi passi c’è l’iconica fabbrica di cioccolato del grande Willy Wonka (Riccardo Cofano), l’uomo del mistero ormai da anni scomparso dalla circolazione per difendere i suoi segreti.
Un mattino Wonka indice un concorso, dove in palio vengono messi cinque biglietti d’oro che andranno ad altrettanti bambini fortunati, che per un giorno coroneranno il loro sogno di far visita alla fabbrica più famosa del mondo.
Mentre un deluso Charlie dovrà attendere il suo compleanno prima di scartare la sua barretta preferita, ecco palesarsi i primi vincitori: l’ingordo Augustus Gloop (Jacopo Longo), la viziata Veruca Salt (Giusy Nicole Ditano), la superba Violetta Beauregarde (Noemi D’Aprile) e il maleducato Mike TV (Pierpaolo Pertica) dall’Arizona, ragazzo irascibile e teledipendente.
Sarà proprio Charlie, insperatamente, l’ultimo a vincere il biglietto e ad entrare nel mondo che aveva soltanto immaginato, dimostrando a Wonka quanto sia puro di cuore, mentre gli altri ragazzini vengono consumati dai loro stessi vizi, indegni di ereditare il bene più prezioso che Wonka ha: la sua fabbrica.
Ancora una volta un gruppo di giovani attori stupisce e mantiene alta l’attenzione per una moralità che non tramonta mai, ovvero l’eterna lotta contro i vizi e la possibilità di cambiare. Uno spettacolo bello e godibile in un unico atto, con le coreografie curate da Nunzia Abbracciavento e la direzione vocale da Mariliana Petruzzi.
Fotoservizio di Francesco Schiavone.