La giornalista ha presentato, intervistata dal collega Dino Cassone, il suo ultimo libro “Gli orrori della Caserma Levante”
FASANO – Si è svolto ieri sera, presso Masseria Ancella, il secondo appuntamento della rassegna “Libriamo… tra gli ulivi!” organizzata dal Mondadori Point di Fasano e dalla sua amministratrice Laura De Mola. Ospite del secondo appuntamento è stata Federica Angeli, cronista di nera e giudiziaria di Repubblica, che è ritornata a Fasano per presentare il suo ultimo libro-inchiesta dal titolo “Gli orrori della caserma Levante. Quando l’ossessione per il risultato favorisce il crimine” (Baldini+Castoldi). A intervistare l’autrice ci ha pensato il giornalista e scrittore fasanese Dino Cassone.
La storia, accaduta a Piacenza nel 2019, ripercorre i fatti accaduti presso la caserma Levante di via Caccialupo. Il libro-inchiesta, avvalendosi di fonti di prima mano, documenti processuali, testimonianze e interviste, ha inteso fare luce su una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica e il territorio, ripercorrendo le tappe delle indagini condotte dalla Procura di Piacenza in merito agli illeciti commessi da alcuni componenti dell’Arma in servizio presso la stessa caserma.
“Il libro – ha assicurato Dino Cassone – mette a nudo la parte marcia di uno Stato rappresentata, in questo caso, fortunatamente da pochi uomini dell’Arma dei Carabinieri. Una storia che si dovrebbe leggere proprio per difendere la parte sana di quello stesso Stato che deve proteggere e tutelare i suoi cittadini e che, per fortuna, esiste”.
“Ho voluto ripescare dal dimenticatoio – ha affermato la giornalista romana – una storia che altrimenti sarebbe passata in sordina. L’ho fatto per dare voce anche a quegli ultimi (le vittime) che non avrebbero mai potuto dire la loro”.
Federica Angeli, cronista di Repubblica che da anni vive sotto scorta per il suo coraggio e le inchieste contro i clan mafiosi di Ostia, dove è rimasta vivere nonostante tutto, ha dunque raccontato dinanzi ad un pubblico davvero numeroso,i dettagli una delle storie più incredibili della storia recente d’Italia. Una storia che porterà la procura di Piacenza a scoprire che non è soltanto uno il militare corrotto ma ben sette, una vera e propria banda che si cela sotto il simbolo del corpo di difesa più importante per la nostra Nazione. Un corpo fatto di persone eccellenti e di uomini che hanno dato la vita per il nostro Stato ma che, come accade in ogni settore, a volte nasconde quella parte marcia che la Angeli ha inteso denunciare pubblicamente con questa sua ultima importante inchiesta.
Fotoservizio di Mario Rosato.