“Non abbiamo i tecnici per la realizzazione dei progetti necessari per attingere ai Fondi Europei”
FASANO – Il Pnrr è stato al centro di una dibattito pubblico che ha coinvolto le istituzioni locali ed i rappresentati parlamentari. Il tema del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dell’arduo compito degli Enti locali nella programmazione, redazione e attuazione dei progetti finanziati con le importanti risorse del Next Generation UE per la ripresa post-pademica, ha interessato tutti, al cospetto di una platea anche di addetti ai lavori che a più riprese si sono fatti sentire dai presenti sul palco. Nella cornice del teatro Sociale ha fatto tappa l’evento “Political – Il Talk | La Puglia che Parla” a firma della collega e conduttrice televisiva Manila Gorio, in una serata promossa dall’imprenditrice e politica fasanese Laura De Mola.
Creare il collante tra le istanze dei Comuni ed il Parlamento
“Ho promosso questa iniziativa per rimarcare la presenza dei nostri parlamentari sul territorio affinché facciano da collante per raccogliere le istanze dei comuni e trasferirle direttamente in Parlamento al fine di lavorare per le reali problematiche”.
Laura De Mola
In quest’ottica sul palco si sono alternati rappresentati della maggioranza di governo come l’On. Dario Iaia (Fratelli d’Italia), l’On. Mauro D’Attis (Forza Italia) e l’On. Ignazio Zullo (Fratelli d’Italia), mentre sull’altro ramo virtuale del Parlamento ricostruito sul palco del Sociale c’erano l’On. Ubaldo Pagano (Partito Democratico) e l’On. Gianmauro Dell’Olio (Movimento 5 Stelle). Nel mezzo i sindaci di comuni come Fasano (Francesco Zaccaria), Barletta (Mino Cannito), Francavilla Fontana (Antonello De Nuzzo), San Vito dei Normanni (Silvana Errico), Conversano (Giuseppe Lovascio) e Locorotondo (Antonio Bufano).
Oltre 200 miliardi di euro da spendere dei Fondi Europei
Un dibattito che ha preso le mosse dal punto cruciale dell’impiegno degli oltre 200 miliardi euro di finanziamenti: l’assenza di personale per la progettazione. Un problema che colpisce ogni comune d’Italia sempre più alle prese con una carenza di personale nella propria pianta organica ed ora alle prese con la necessità di dover assumere per non vanificare l’utilizzo dei fondi Europei. La scadenza del 2026 è relativamente vicina, ma per rispettarla a pieno occorre strutturare la propria macchina istituzione per avere al proprio interno i tecnici in grado di progettare quelle opere che saranno finanziate. Di qui il grido d’allarme dei sindaci sulla necessità di snellire la macchina organizzativa per rendere le assunzioni più semplificate. Non solo. C’è chi ha voluto suggerire ai parlamentari una sorte di deroga a tema per risolvere il problema del personale. Non è tutto perché i sindaci hanno focalizzato l’attenzione anche sull’abuso d’ufficio che blocca la macchina amministrativa, al cospetto di dirigenti e dello stesso sindaco che spesso devono barcamenarsi tra la possibilità di incappare in un’abuso d’ufficio o sul mancato adempimento degli obblighi amministrativi. Un dibattito che è scivolato via dispensando notizie sulle problematiche collegate al Pnrr, incappando anche nel noto progetto di legge etichettato come “spacca Italia”, per intenderci l’autonomia differenziata del leghista Roberto Calderoli.
Snellire la macchina burocratica
Una serata che mettendo al centro dell’attenzione il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dell’arduo compito degli Enti locali nella programmazione, redazione ed attuazione dei progetti finanziati con le importanti risorse del Next Generation UE per la ripresa post-pademica ha toccato anche l’aspetto delle retribuzioni. In un periodo in cui i tecnici sono assorbiti dai bonus edilizi, dove si viaggia su compensi pari anche al 15 per cento dell’importato deliberato, appare chiaro che diventa difficile trovare un tecnico che accetti una retribuzione di circa 1400 euro mensili. Tanti spunti, quindi, partiti dalla base del paese, da quei primi cittadini che si sono fatti promotori delle problematiche che cercano di affrontare quotidianamente e con il Pnrr diventa anche più indispensabile trovare una risoluzione. Una serata che ha fatto da collante tra la base ed il Parlamento, trasmettendo a Roma, attraverso i suoi rappresentati, i problemi concreti di ogni comune, amplificati dal Pnrr.
(Fotoservizio di Mario Rosato)