E sul centrodestra il delegato cittadino di Forza Italia afferma: “Il rinnovamento non è più rinviabile”
FASANO – È un Renzo De Leonardis a tutto campo quello che, nell’intervista che segue, commenta le ultime vicende politiche fasanesi e imputa a Francesco Zaccaria e alla sua Amministrazione di non aver mantenuto diverse promesse fatte in campagna elettorale e di utilizzare toni sprezzanti verso chiunque critichi legittimamente le scelte della maggioranza.
Da poco nominato delegato cittadino di Forza Italia, De Leonardis affronta uno dei temi cruciali per il centrodestra locale: il rinnovamento. Ed è un rinnovamento, assicura il delegato cittadino, su cui non si potranno fare passi indietro.
Nell’ultimo Consiglio comunale i rappresentanti di Forza Italia sono entrati nel merito di questioni rilevanti come Casina Municipale, riqualificazione della Selva e la tanto discussa pista ciclabile. Qual è la tua opinione in merito?
Tralascio di soffermarmi sul tema pista ciclabile, un flop sul quale vi è poco da aggiungere, mentre trovo di particolare interesse il dibattito sulle frazioni collinari, che non è mancato in questi ultimi anni ma, con tutta evidenza, non ha portato risultati: per quanto si tratti di temi particolarmente complicati, dai tremila giorni di questa amministrazione era legittimo aspettarsi di più, quanto meno sul piano della programmazione. Dopo otto anni, invece, non vi è traccia di una visione, seppure a lungo termine, rispetto alla destinazione delle nostre colline: se a Laureto è mancato il benchè minimo intervento, seppure di ordinaria amministrazione, la Selva è stata solo oggetto di disarticolate iniziative. Il rilancio silvano era stato affidato, nel 2016, al “Selva Festival”, una kermesse dapprima esaltata e, inspiegabilmente, accantonata subito dopo la prima edizione; la tradizionale “Mostra dell’Artigianato” si è tenuta per diversi anni utilizzando il format ideato dalla Amministrazione precedente e contando su una dotazione economica anche potenziata, salvo essere improvvisamente declassata ad evento invernale ed infine cancellata; quanto alla Casina Municipale, infine, ciò che preoccupa non è tanto, o non solo, l’incertezza nella valutazione dell’attuale gestione, ma soprattutto la mancanza di coraggio nell’assumere decisioni sulla Casina dei prossimi venti anni. Si potrebbe sopperire ricorrendo allo strumento del “concorso di idee”, utilizzato ad esempio per l’ex mercato ortofrutticolo, ma non risulta sia in programma: una volta risolto il nodo dell’attuale gestione, saremo inevitabilmente al punto di partenza.
Forza Italia ha contestato all’Amministrazione in carica di aver perso ormai da tempo il contatto con il territorio, soprattutto con le frazioni, e di aver mancato delle promesse fatte in campagna elettorale. Dov’è che ha sbagliato maggiormente a tuo avviso l’Amministrazione Zaccaria?
Mi piace utilizzare le parole che un esponente di sinistra, Michele Laforgia, attuale candidato alle primarie del centro sinistra di Bari, ha rivolto all’indirizzo del suo competitor: “basta con questi toni di lesa maestà quando si parla di quello che non va in città”. Noi riteniamo che gli amministratori pubblici vadano sempre rispettati per il lavoro che svolgono in favore della propria comunità ma siamo convinti che il dibattitto sulle cose da realizzare debba essere ugualmente rispettato. Questa amministrazione ha operato spesso nel senso opposto, ponendosi in modo sprezzante verso il lavoro degli altri, quasi sul presupposto di una supremazia morale e intellettuale. Noi vorremmo parlare, invece, di ciò che serve: regolamentazione seria del traffico, sperando che il PUMS realizzato in otto anni serva a qualcosa; piano parcheggi; incentivi al commercio, con attenzione al centro cittadino (siamo certi sia una buona idea delocalizzare le attività commerciali nel vecchio mercato ortofrutticolo?); valorizzazione del patrimonio pubblico, oggi completamente fermo (dove sono gli esponenti del PD che nel 2014 chiedevano a gran voce di destinare il vecchio Tribunale a sede egli uffici comunali?); programmazione urbanistica e tanto altro ancora.
Il centrodestra fasanese, al momento, non sembrerebbe molto unito. Come vi ponete nei confronti degli altri partiti? Quali aperture nei confronti di movimenti civici?
Mi permetto di evidenziare che la “coesione” è una caratteristica necessaria per le maggioranze, che devono governare, non anche per le opposizioni, che hanno altre esigenze; attualmente ciascuna forza politica di cosiddetta opposizione è impegnata nel portare avanti le proprie istanze che non deve necessariamente condividere. Quanto alle prospettive elettorali, io devo vedere prima di tutto all’interno del mio partito e, naturalmente, augurarmi che intorno alle nostre linee politiche e programmatiche possa esserci convergenza anche da parte di altri partiti e contenitori civici. Su un aspetto, però non si potrà arretrare: occorrerà proporre un profondo rinnovamento, che in parte è già in atto.
La prossima sfida saranno le elezioni Europee. Fasano esprimerà un candidato e, nel caso, sarà Laura De Mola?
È una ipotesi che stiamo valutando e, ovviamente, Laura De Mola è la prima “papabile” essendo la nostra rappresentante di punta.
Quali azioni metterai in campo da coordinatore cittadino per rilanciare l’azione del partito e quale spazio esiste oggi nel partito, a livello locale, per i giovani?
Forza Italia è un partito già composto da quadri giovanissimi, ma con grandi capacità e tanta voglia di fare; chi vuole far parte di questa squadra può quindi contare su una base estremamente fertile e, soprattutto, unita. L’obiettivo, pertanto, è rafforzare il coordinamento del partito con innesti nuovi e desiderosi di fare attività politica ma anche programmare attività sul territorio; sono fiducioso che potremo avere dei buoni risultati e risultare sempre più attrattivi.