Sibilio esclude una valutazione sull’operato di Zaccaria. Trisciuzzi ammette le responsabilità del Movimento. Gioisce Forza Italia
FASANO – Abbiamo raccolto i commenti post voto dei maggiori partiti locali, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Forza Italia. Lo abbiamo fatto attraverso i loro portavoce fuori e dentro al Consiglio comunale. L’unico a non essersi espresso, al momento, è proprio Antonio Scianaro, leader della Lega.
«Le elezioni europee, così come le Politiche, esprimono l’apprezzamento e il gradimento dei cittadini nei confronti del Governo o dei partiti nazionali, poco o niente influenzate dalle politiche locali». È questo il commento di Fabio Sibilio, segretario del Partito Democratico, il quale esclude immediatamente che questo voto sia frutto anche di valutazioni sulla politica locale e dunque sulla squadra di Zac. «Difatti – continua il segretario – i dati sono piuttosto omogenei nelle macro zone del Paese dove la Lega vola, il Pd cresce e i 5 Stelle crollano. Chi confronta i risultati di oggi a quelli delle europee del 2014 non considera due aspetti: il primo è che c’è una evoluzione politica così repentina da rendere anacronistico questo confronto a distanza di ben tre governi; in secondo luogo non si considera che oramai siamo dinanzi ad un elettorato liquido, pronto a spostarsi a seconda del sentimento del momento e non più legato ad un simbolo o ad un partito. L’unico dato confermato è quello dell’astensione, troppo alta. Ora serve rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare per centrare gli obiettivi futuri».
Dello stesso parere non è Raffaele Trisciuzzi, portavoce locale del Movimento, che da un lato vede nel crollo del PD rispetto alle ultime Europee un voto contro la maggioranza cittadina, dall’altro non manca di fare un mea culpa sulle scelte sbagliate del Movimento a livello nazionale. «Commentare questo voto europeo, non è cosa facile né sintetizzabile, soprattutto al netto di una campagna elettorale evidentemente spenta e caratterizzata da un forte astensionismo che testimonia una lontananza delle istituzioni europee dai territori – dichiara Raffaele Trisciuzzi – Volendo fare una lettura comunale dei dati più emergenti, risalta una sfiducia costante e rinnovata quantomeno nelle forze politiche rappresentate nel governo della città. Un dato di sfiducia in crescita dall’insediamento dell’amministrazione, comprovato già dall’esito del referendum e dalle scorse politiche. Il M5S è stabile a livello locale, e ciò nonostante il crollo nazionale. Questo è leggibile come una forte fiducia nei confronti dell’operato sul territorio e in consiglio comunale. Il dato nazionale e comunale della Lega era assolutamente previsto e prevedibile, e dimostra la capacità camaleontica di Salvini di convogliare il dissenso popolare nazionale, anche profondamente meridionale, in un partito nordista. Questo anche con innegabili responsabilità nazionali del Movimento 5 Stelle che meritano riflessione, maturità e attenzione.
Da fasanese ritengo che i Fasanesi non siano né leghisti né xenofobi, ma che in questa tornata europea abbiano visto nella Lega l’unica forza politica che si sia espressa chiaramente in termini di sovranismo e nazionalismo. Con una istituzione europea così lontana da noi sin dalla sua istituzione, di certo questo voto deve leggersi come comprensibile protesta nei confronti delle politiche europee».
Felice per il risultato, invece, Laura De Mola, commissaria provinciale di Forza Italia. «Leggo, molto soddisfatta, il risultato di Forza Italia nella mia Fasano – afferma – Nonostante la bassa affluenza rispetto al dato nazionale, siamo riusciti a portare a casa un risultato importante. Per questo vi ringrazio, uno ad uno, per la fiducia. Gli elettori prima di tutti, il mio sindaco Lello Di Bari, il gruppo giovani – sempre affiatato! – del nostro partito nonché tutti i miei stretti collaboratori. Ringrazio anche tutti i coordinatori della provincia di Brindisi per l’impegno profuso in questa sfida elettorale. Da questo risultato ripartiamo verso nuove sfide, ancora più avvincenti, convinta che il centrodestra tornerà presto alla guida del paese. Contro ogni populismo, contro ogni estremismo».
Quando più della metà degli elettori rinuncia a partecipare per esprimere il proprio voto il vero significato dell’esito della competizione è quello negativo dell’indifferenza.E non solo perché si votava per un’Europa che è troppo importante per farne a meno,ma che ha sbagliato troppo per voler restare sempre la stessa.Ma è che, non a caso, stiamo assistendo alla fine dei partiti,supporto di ogni democrazia,che genera liste civiche e diffonde timori e paure per cui il popolo non sa più chi scegliere e preferisce rimanere in un’area di sfiducia e incertezza che porta sempre ad affollare quello che è il vero partito vincitore:quello degli astenuti.