L’esclusione di AltreMenti aumenta le distanze tra il “palazzo” e Pezze di Greco, che aveva già bocciato Zaccaria con l’esito del voto
EDITORIALE – Con un comunicato stampa inviato nella serata di lunedì, Francesco Zaccaria ha annunciato la nomina dei componenti della nuova Giunta comunale. Ad affiancare i riconfermati Luana Amati (Pd), Gianluca Cisternino (Pd), Cinzia Caroli (Civicamente), Giuseppe Galeota (Civicamente) ed Antonio Pagnelli (Fasano Continua), ci saranno le new entry Pier Francesco Palmariggi e Donatella Martucci, rappresentanti rispettivamente del Partito Democratico e di Fasano Continua.
L’ufficialità delle nomine è arrivata dopo un lungo lavoro di mediazione tra le legittime ambizioni delle quattro liste, lavoro che ha visto il sindaco particolarmente impegnato per cercare di trovare la quadratura del cerchio. Nonostante ciò, le scelte finali compiute da Zaccaria lasciano spazio a diverse considerazioni e ad alcune importanti criticità. In primis, l’esclusione della lista AltreMenti dalla ripartizione delle deleghe assessorili, con la mancata riconferma del vicesindaco uscente Giovanni Cisternino, ha come diretta conseguenza la creazione di un “vuoto rappresentativo” a Pezze di Greco. La principale frazione fasanese non avrà infatti alcun portavoce in seno al nuovo esecutivo cittadino. La decisione del sindaco, probabilmente dovuta alle forti pressioni da parte delle liste più suffragate, Partito Democratico in testa, rischia di marcare un solco ancora più profondo tra il centrosinistra fasanese e la frazione pezzaiola, una delle poche zone del territorio in cui Zaccaria è uscito sconfitto nel confronto elettorale con il principale competitor, Lello Di Bari. Lo stesso discorso vale per quasi tutte le altre frazioni, eccezion fatta per Speziale, rappresentata dall’assessore di lungo corso Gianluca Cisternino.
Un secondo aspetto critico, non di minore importanza, riguarda l’assenza di continuità nell’assegnazione delle deleghe assessorili. Nonostante la riconferma di ben cinque assessori, emerge un rimpasto quasi totale delle sfere di competenza dei membri della nuova Giunta. A titolo esemplificativo, Luana Amati non si occuperà più di Attività Produttive, Antonio Pagnelli cederà la delega ai Lavori Pubblici e Cinzia Caroli non sarà più assessore alla Pubblica Istruzione in favore, rispettivamente, di Giuseppe Galeota, Gianluca Cisternino e Donatella Martucci. Appare sempre più evidente che si sia preferito ragionare in termini politico-elettorali, alla luce dei risultati emersi dallo spoglio del 4 ottobre, anche a discapito della continuità amministrativa, un concetto totalmente disatteso dal decreto sindacale di nomina. Rinunciare all’esperienza maturata in questi anni dagli assessori negli specifici rami di riferimento e riconosciuta dai cittadini, considerato l’ottimo riscontro elettorale ottenuto dagli stessi, appare, al contrario, una scelta di discontinuità la cui logica dovrebbe essere quantomeno chiarita alla cittadinanza.
Resta fermo, al di là di ogni considerazione, l’auspicio che la nuova Giunta ed il neo-eletto (ma non ancora proclamato) Consiglio comunale si adoperino, nel migliore dei modi e con i mezzi a disposizione dell’ente, al fine di perseguire il bene comune per la città e per tutta la popolazione fasanese.