I consiglieri fasanesi chiedono l’intervento del Prefetto: « Da un anno non sono rispettate le quote rosa»
FASANO – “La composizione della Giunta Zaccaria viola palesemente la Legge Delrio sulle quote rosa”. È questo l’oggetto dell’esposto depositato alla Prefettura di Brindisi nelle ultime ore, all’attenzione di Sua Eccellenza, il Prefetto Umberto Guidato, sottoscritto da tutti i consiglieri di opposizione (Di Bari, De Mola, Olive, Scianaro, Trisciuzzi e Bianchi). Il testo fa riferimento alla composizione della squadra di governo cittadino che “dal 29 luglio 2018 – si legge nell’esposto – dopo la rinuncia di Annarita Angelini nel ricevere la delega alla Cultura ed il contestuale ingresso in Giunta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Ventrella, ha contato la presenza di quattro assessori di sesso maschile e due di sesso femminile. Questa composizione viola palesemente la Legge Delrio”. L’unico lasso di tempo in cui potrebbero essere stati ristabiliti gli equilibri, secondo la normativa vigente, è quello che va dalla revoca delle deleghe all’ex assessore De Leonardis fino alla recente nomina del consigliere Giuseppe Galeota. Ma per quasi un anno, secondo i consiglieri, la Giunta avrebbe violato la legge vigente.
La nostra testata, in data 3 settembre 2018, aveva già sollevato il problema della probabile violazione della Delrio (LEGGI QUI), ma fino ad ora nessun consigliere o cittadino, aveva voluto spendersi in una simile azione.
Cosa prevedere la norma? La cosiddetta Legge Delrio, del 2014, stabilisce che nei comuni superiori ai tremila abitanti – ed è dunque il caso del Comune di Fasano – nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura inferiore al 40 percento. “La Giunta Zaccaria – si precisa nel documento presentato al Prefetto – determina una presenza di genere femminile pari al 33%, violando di fatto la norma. Lo stesso Consiglio di Stato (Sezione Quinta) con sentenza n. 406, emessa in data 27 ottobre 2015 e depositata in data 03 febbraio 2016, ha confermato il carattere inderogabile della percentuale di “quote rosa” nelle Giunte comunali prevista dalla legge Delrio”.
La nomina di una nuova donna è un vero problema per Francesco Zaccaria, poiché dopo aver “bruciato” la possibilità di ingresso in Giunta della consigliera Gina Albanese (che ha rifiutato l’offerta) e di Vanessa Ammirabile (la cui figura aveva letteralmente spaccato la maggioranza) nonchè figlia dell’ex sindaco, non si riesce ancora a trovare la quadra sul nome da portare a Palazzo di Città. Gli ultimi sviluppi avevano fatto pensare all’imminente ingresso di una donna, un “tecnico” esterno, che sembrava aver messo tutti d’accordo. Al momento nulla di tutto ciò è accaduto.
I Consiglieri chiedono, nell’esposto, “l’adozione di misure urgenti volte a ristabilire la legittimità della Giunta comunale fasanese”. È bene ricordare che, per gli stessi motivi, si sono verificati altri casi in Italia. Si pensi al caso del 2017 del Comune di Prignano Cilento (dove c’era addirittura una Giunta monogenere) o a quello del Comune di Zevio che ha visto dichiararsi dal Tar – accogliendo il ricorso di un consigliere d’opposizione – la Giunta completamente illegittima, revocando di fatto tutte le deleghe. Cosa che, non è escluso, potrebbe accadere a Fasano. Certo è che l’azione dei consiglieri d’opposizione, che già pensano di rivolgersi al Tar nelle prossime ore, mette adesso una certa fretta al primo cittadino Zaccaria.
L’esposto è stato inviato nel pomeriggio di ieri: una copia sarà consegnata personalmente, questa mattina, presso gli uffici della Prefettura.