Continuano a emergere novità per la nuova composizione della giunta
FASANO – A distanza di due settimane dalla conclusione delle operazioni di voto, c’è ancora attesa per la proclamazione ufficiale dei nuovi eletti in Consiglio Comunale. Sembrerebbe infatti che la Commissione Elettorale stia rilevando delle incongruenze nei verbali trasmessi dai seggi al termine dello scrutinio, con alcuni quozienti elettorali che non coinciderebbero esattamente con i dati inizialmente comunicati. L’attesa dunque si potrebbe prolungare fino al termine massimo di quaranta giorni dalla data delle elezioni.
Nel frattempo, continuano ad emergere importanti novità sull’ipotetica composizione della nuova giunta comunale. Stando alle ultime indiscrezioni, pare che il riconfermato sindaco Zaccaria stia optando per la decisione di escludere la lista AltreMenti dalla ripartizione delle deleghe assessorili. Le pressioni del Partito Democratico, unitamente alle richieste avanzate dalle altre due liste (Civicamente e Fasano Continua), potrebbero essere decisive per la scelta del sindaco, inizialmente intenzionato a rispettare un presunto accordo pre-elettorale con la lista del vicesindaco uscente Giovanni Cisternino.
A questo punto, sembra sempre più probabile l’assegnazione di almeno tre assessorati al Partito Democratico, forte del risultato conseguito alle urne e dei sette consiglieri comunali eletti. Nulla esclude che al PD sia assegnata anche una quarta delega. In tal caso, oltre ai già “sicuri” Luana Amati e Gianluca Cisternino, potrebbero entrare in giunta anche Vittorio Fanelli e il giovane Pier Francesco Palmariggi, entrambi protagonisti di un ottimo risultato personale in termini di preferenze ottenute. Per quanto riguarda le altre liste, corre verso la riconferma l’attuale assessore allo Sport e al Demanio Giuseppe Galeota (Civicamente), così come sembra certa la nomina di Donatella Martucci, rappresentante della lista Fasano Continua.
Il Sindaco dovrà infine completare il quadro, tenendo conto della legge n.56 del 2014 la quale prevede che nessuno dei due sessi possa essere rappresentato nelle giunte comunali in misura inferiore al 40%.
L’equilibrio della nuova compagine di governo, che affiancherà il primo cittadino per il prossimo quinquennio, al momento appare tutt’altro che scontata.