Questa mattina il primo cittadino ha “bloccato” su Facebook una serie di utenti che chiedevano lumi sui fondi per l’emergenza
FASANO – “Ormai giunti al quarto anno di mandato dell’attuale Amministrazione comunale, nella giornata di oggi abbiamo ricevuto un’ennesima dimostrazione di quanto già avevamo compreso nel tempo, assistendo ai consigli comunali o semplicemente leggendo i comunicati stampa – quasi sempre al vetriolo e pregni di sterile retorica – del Sindaco Zaccaria: l’assenza totale della disponibilità al dialogo, che sia con i membri dell’opposizione o con semplici cittadini che chiedono chiarimenti di qualsiasi genere sui social network”.
E’ lo sfogo di Forza Italia Giovani Fasano alla luce di quanto accaduto questa mattina sulla pagina Facebook ufficiale del primo cittadino. Il primo cittadino, infatti, ha proceduto a bloccare una serie di utenti poiché ponevano domande sulla natura dei fondi destinati alle famiglie indigenti.
“In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook questa mattina, il Sindaco ha annunciato lo stanziamento di 115mila euro di contributi da parte del Comune di Fasano, per sostenere la cittadinanza in questo momento drammatico. Un’iniziativa lodevole, ovviamente, i cui fondi però – per amore di verità, dal momento che questa Amministrazione sbandiera trasparenza da sempre salvo poi peccare nei fatti – erano già nella disponibilità del Comune di Fasano dallo scorso aprile: fondi stanziati dalla Regione Puglia ed in attesa di destinazione.
Di conseguenza alcuni cittadini hanno richiesto spiegazioni, chiedendo se fossero state stanziate risorse comunali aggiuntive o si trattasse degli stessi fondi regionali di cui sopra.
Con nostra amara sorpresa, abbiamo potuto constatare non solo la mancata risposta da parte del primo cittadino o di altri amministratori, ma anche la cancellazione dei commenti (del tutto legittimi e privi di termini offensivi) degli utenti, prontamente bloccati. Un atto gravissimo, immotivato e repressivo delle più banali norme sulla libertà di pensiero e di espressione. Atto ancora più grave se consideriamo il fatto che i commenti in questione fossero privi di insulti o di qualsivoglia forma di provocazione nei confronti del Sindaco o del suo operato.
È questo il modo di rendere la gente partecipe della cosa pubblica? È possibile che il Sindaco o chi gestisce la sua comunicazione preferisca avere la bacheca social “immacolata” piuttosto che fornire risposte concrete a domande e perplessità più che legittime?
Nell’attesa, forse vana, di ricevere una risposta a queste domande, ci auguriamo che ad essere repressi siano questi metodi autoritari di gestione dei profili social del Sindaco piuttosto che i commenti dei nostri concittadini. Siamo oramai alla censura”.