Le parole dell’ex assessore in merito alla realizzazione di nuovi opere
FASANO – L’ex assessore Leo Deleonardis torna ad attaccare l’amministrazione comunale, accusandola di “buttare fumo negli occhi dei fasanesi con troppe parole ma pochi fatti”.
“La politica delle cose da fare o di quelle già fatte? La differenza è abissale ma nella nostra città sembra che il voler fare (e non esserne capaci) equivalga all’aver fatto – si legge nella nota inviata da Deleonardis -. Gli interrogativi da porre a chi quotidianamente occupa le testate giornalistiche sarebbero tanti. Era il lontano dicembre 2019 (un anno e mezzo fa) quando si decise di pubblicare il bando di affidamento per la redazione del Pug, ovviamente nella trasparenza totale che avvolge l’operato di questa amministrazione ma nel pieno delle festività natalizie. Risultato? Oltre all’incarico il nulla.
Piano coste e piano regolatore del porto ormai entrati in un limbo dal quale non è facile intuire come poterne uscire con alcuni concessionari addirittura ancora in attesa della proroga al 2033. Territori come Torre Canne, Pezze di Greco e Montalbano abbandonati a loro stessi. Savelletri? Probabilmente ultimeremo la realizzazione del mercato del pescato del giorno e dei bagni pubblici ma non sapremo a chi affidarli, situazione già verificatasi a Torre Canne.
Selva di Fasano e Laureto? Su Selva si continua a parlare (solo quello) di un pseudo finanziamento di rigenerazione del Minareto ma credo si tratti delle stesse chiacchiere che riguardano l’installazione della nuova passerella a Torre Canne già da questa estate a detta dell’assessore competente. Su Laureto inizio a pensare che qualcuno creda faccia parte del comune di Locorotondo, residenti non ascoltati neppure sulle piccole questioni di pulizia decoro e sicurezza.
Con stupore ho letto un articolo sulla pubblicazione del bando di alienazione tramite asta di Masseria Tavernese: “Puntiamo ad attirare investitori e imprenditori lungimiranti che possano valorizzare al meglio le potenzialità che tale bene offre in funzione di ricettività turistica di alta qualità” ha dichiarato il sindaco Francesco Zaccaria. Bene, ma il primo cittadino è a conoscenza che parliamo di zona agricola e che se non si è riusciti ad affidare l’Arco del Balì e il chiosco della villa comunale sicuramente non si riuscirà ad andare a braccetto con potenziali investitori per una variante che ne modifichi la destinazione per nulla semplice?
Troppe parole, troppo fumo, tanti debiti perché tutto quello che si sta realizzando lo si sta facendo accedendo a mutui che prima o poi saremo noi cittadini costretti a pagare. Quanto incideranno pro capite? E ancora riusciamo a far apparire straordinaria quella che dovrebbe essere l’ordinaria amministrazione con strade che si stanno asfaltando solo per lanciare fumo negli occhi con tappetino di 1/2 centimetri che tra qualche tempo inizierà a disgregarsi. Troppo facile attribuire a sé i meriti di realizzazione di Palazzetto e Statale 172, sono lavori che si sarebbero comunque realizzati a prescindere dal colore politico in quanto parliamo di fondi regionali e governativi. Spero che la città di Fasano riceva risposte concrete su argomenti più interessanti rispetto all’intitolazione di strade, auguri di nozze e promesse che rimarranno tali.”