L’editoriale di Mimmo Mongelli sulla situazione di (dis)ordine e (in)sicurezza nella nostra città
di Mimmo Mongelli
EDITORIALE – A Fasano continuano a verificarsi incendi notturni di auto e sino a questo momento nessuno si è presentato ai carabinieri per fornire la propria testimonianza. La domanda, direbbe il compianto Antonio Lubrano, sorge spontanea: possibile che non ci sia nessuno che ha visto qualcosa e che con la sua testimonianza potrebbe essere di aiuto agli investigatori? Nessuno, di fronte a questo assordante silenzio, parla di arretramento culturale e, tanto meno, di atteggiamento tollerante da parte dei cittadini verso gli incendiari, ma il dato di fatto che non ci siano testimoni dei roghi impone una riflessione ad ampio respiro. Gli incendi di auto sono un reato per cui l’individuazione dei responsabili è difficile, molto difficile, se le forze dell’ordine non hanno al loro fianco i cittadini.
In mancanza di aiuto da parte dei cittadini lo sforzo dei carabinieri è, al momento, indirizzato alla ricerca di eventuali immagini registrate da telecamere in funzione nelle zone della città dove si sono verificati i roghi di auto. Ma neanche dalla tecnologia, almeno sino ad adesso, è arrivato un aiuto agli investigatori.
Nessuno mette in dubbio che i carabinieri stiano facendo tutto quanto è possibile per identificare gli autori degli incendi di auto che stanno diventando un fatto inquietante in città, ma il fatto che i roghi continuino inevitabilmente preoccupa i cittadini e le istituzioni. Allo stato non è possibile affermare se dietro la scia di roghi ci sia una precisa strategia o piuttosto la mano di qualcuno che si “diverte” a vedere bruciare le auto in sosta, ma per il cittadino “comune” cambia per poco. Il dato di fatto è uno: le macchine continuano a diventare palle di fuoco, tra il “silenzio” di chi, forse, potrebbe essere di aiuto agli investigatori e, invece, preferisce farsi… i fatti suoi!
Chi sa e tace non deve, però, dimenticare che, prima o poi, potrebbe toccare alla sua di auto di essere ridotta ad un ammasso di lamiere annerite per mano di un ignoto piromane.
In primis so già che non verrà mai pubblicato ma forse qualcuno non vuole capire che le forze dell’ordine dovrebbero essere al fianco dei cittadini e non il contrario come si legge nell’editoriale del sig Mongelli , dove si evince una dichiarazione palese che fra i cittadini di fasano esista una sottile omertà, secondo me nasce dalla cattiva e distorta comunicazione dei giornalisti locali i quali illustrano a loro piacimento gli avvenimenti pur sapendo tutto e fanno capire che non sanno niente!!!!
Caro direttore sono completamente d’accordo che fa male chi preferisce farsi i fatti suoi.Nessuno deve sentirsi estraneo e tutti devono offrire collaborazione per evitare di diventare vittime.Purtroppo sono tempi nei quali il cittadino si sente spaesato per quanto riguarda la giustizia.Anche lo Stato non fa bene la sua parte e genera la sbagliata paura che dopo aver denunciato o testimoniato ti trovi molto presto con il rischio di essere in giro i violenti.