Il trio di musicisti ha aperto la ripresa autunnale della rassegna organizzata dall’Accademia dei Cameristi di Bari
FASANO – Un’esecuzione impeccabile per un concerto denso di sublimi suggestioni. E ci fermiamo qui con gli aggettivi perché i programmi che l’Accademia dei Cameristi, sotto la direzione di Mariarita Alfino, propone da diversi anni vanno ascoltati in silenzio, vissuti e assimilati. Non ha fatto eccezione il concerto che si è svelto ieri (7 settembre) nel Chiostro dei Minori Osservanti di Fasano per la ripresa dell’XI Stagione dei Concerti di musica da camera, organizzata in collaborazione con la nostra Amministrazione comunale.
Protagonisti della serata tre musicisti incredibili: il friulano Christian Sebastianutto al violino, il romano Francesco Marini al violoncello e la nostra Viviana Velardi al pianoforte.
Programma inusuale e come sempre raffinato quello proposto. Due composizioni completamente differenti tra loro per atmosfere e tematiche. Nella prima parte del concerto è stato eseguito il Trio in re magg. Op. 5, scritto dal veneziano Ermanno Wolf-Ferrari nel 1898. Quattro i movimenti che compongono la briosa composizione: Allegro molto moderato, Presto, Larghetto e Allegro Assai Vivace.
Nella seconda parte di programma Sebastianutto, Marini e Velardi hanno eseguito il Trio in fa diesis minore, scritto dall’armeno Arno Babadjanian nel 1952. Tre i movimenti che compongono l’opera, giustamente definita dalla nostra Viviana “un capolavoro”, tecnicamente perfetta per scrittura: dal vivace Largo – Allegro espressivo, al sublime Andante, in cui le corde del violino hanno raggiunto vette di struggente bellezza, fino al travolgente Allegro vivace.
Brevi estratti degli ultimi due movimenti della composizione di Babadjanian sono stati i bis concessi dal trio, a grande richiesta con scroscianti e meritatissimi applausi.