L’acclamato prof pugliese, oltre a molteplici spunti di riflessione ha trasmesso, ancora una volta, la sua immensa passione per l’insegnamento
FASANO – Un prevedibile Teatro Sociale sold out per il prof più famoso del web, Vincenzo Schettini.
Forte delle quasi 100.000 copie vendute del suo precedente libro, il docente di fisica, nato a Como da genitori pugliesi, ha presentato il suo nuovo libro, dal titolo “Ci vuole un fisico bestiale” (Mondadori).
L’evento si è svolto ieri, 4 dicembre, nell’ambito della rassegna “LibriAmo… tra le masserie!”, organizzata dal locale Mondadori Point di Laura De Mola, in collaborazione con la nostra testata.
A dialogare con il vulcanico Schettini, accolto da una vera e propria ovazione, è stata la giornalista di Affari Italiani Fabiana Agnello.
A dare il benvenuto è stata invece la padrona di casa, Laura De Mola, che ha espresso tutta la sua felicità per i traguardi raggiunti dal suo amico professore.
«Chiariamo subito un equivoco: non ho scritto una biografia di sette scienziati, ho voluto raccontare alcuni aneddoti delle loro vite attraverso le mie esperienze», ha precisato Schettini.
Che poi ha rivelato che il suo preferito, tra i sette, è stato Leonardo.
«Simply the best. Il meno fisico di tutti e il più creativo. Sarebbe affascinato dalla Rete: avrebbe aperto sicuramente un suo canale youtube!», ha chiosato il prof.
Un incontro che ha visto Schettini brillare sul palco come un consumato show man, tra pillole di lezioni teoriche, riflessioni e consigli.
«Attraverso la curiosità riusciamo ad arrivare alla conoscenza», ha dichiarato.
Curiosità che assieme ai dubbi che lo assalgono di continuo, sono alla base dei seguitissimi video dei venerdì, in cui Schettini si racconta come persona, affrontando comunque argomenti importanti.
Imbeccato dalla giornalista a esprimere un parere sulla proposta di inserire alcune ore di affettività nei programmi d’insegnamento, il prof si è detto contrario.
«A scuola si deve fare scuola, e questo si sta perdendo di vista, purtroppo».
E poi, l’importanza della lettura, che serve a parlare e a scrivere meglio.
Oppure l’importanza delle scoperte, che hanno tutte i propri lati positivi e negativi.
«Come la fissione nucleare che pur avendo portato alla bomba atomica è di certo una fonte energetica notevolmente meno inquinante rispetto al carbone, per esempio».
Il prof, rispondendo alle domande dei ragazzi del pubblico, non ha mancato di dire la sua anche sull’intelligenza artificiale.
«A me spaventa molto. Se utilizzata bene può dare un grande aiuto, ma temo che in mano ai giovanissimi, rappresenti un enorme pericolo!»
In chiusura, Schettini ha regalato a tutti, con l’entusiasmo che lui spera di non perdere mai, l’ennesima riflessione: «Raggiungere i traguardi rappresenta un sacrificio enorme. Ma, credetemi, la gratificazione è inimmaginabile».
Il prossimo appuntamento con la rassegna letteraria è per domenica 10 dicembre, sempre al Teatro Sociale con il ritorno di Andrea Scanzi, con lo spettacolo “E pensare che c’era Giorgio Gaber”.
Fotoservizio di Mario Rosato.