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Primo appuntamento in scena l’11 novembre al Teatro Sociale
FASANO – Inizierà con tre pagine preziose e altrettanto rare della musica da camera europea della prima metà del ‘900 – inglese, slava e francese – la 16ª stagione dell’Accademia dei Cameristi, organizzata in collaborazione e con il sostegno del Comune di Fasano.
Martedì 11 novembre alle 20.00 al Teatro Sociale di Fasano accanto al pianoforte e agli archi tradizionalmente presenti, il repertorio vede questa volta protagonista l’oboe, il cui timbro caratterizza due pagine su tre del programma: il Quartetto-Fantasia op. 2 (1932) per oboe e archi di Benjamin Britten (1913-1976) e il Quintetto in fa maggiore (1905) per oboe, violino, viola, violoncello e pianoforte di Théodore Dubois.
Al centro un’altra chicca del repertorio cameristico, il Trio n. 2 (1950) di Bohuslav Martinu (1890-1959) per violino, violoncello e pianoforte.
Il Quartetto-Fantasia è un lavoro giovanile di Britten che riflette la condizione di urgenza e impazienza di un giovane compositore nei confronti dell’accademia (era appena stato ammesso al Royal College di Londra).
Pensato come lavoro da concorso (Cobbett Prize), il Quartetto, è un condensato di temi e forme in un solo movimento. Il lavoro non ottenne la ricompensa del premio ma conquistò il favore della Bbc, che lo mandò in onda nell’agosto dell’anno successivo eseguito da Leon Goossens, oboista inglese di fama internazionale.
Diversamente inquieto, anche in età matura, restò Martinu che non riuscì mai a liberarsi da quel tumulto esistenziale che lo vide viaggiatore instancabile tra l’Europa (la nativa Cecoslovacchia, la Svizzera, Parigi) e gli Stati Uniti. Durante una parentesi americana – a Princeton, dove si fermò pochi anni per una docenza – compose il Trio in re minore, un lavoro che rispecchia il suo eclettismo e la sua personalità.
Non meno vitale, sebbene composto da un autore sessantacinquenne, è il Quintetto in fa maggiore di Dubois. Figura centrale della musica francese a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, Prix de Rome, organista della chiesa della Madeleine e a lungo direttore del Conservatorio parigino, Théodore Dubois è autore di una produzione molto estesa, segnata da un gusto romantico tipicamente francese, una scrittura accurata e un innato dono melodico.
A interpretare queste pagine saranno quattro giovani eccellenze italiane della musica – Francesco Di Giacinto (oboe), Liù Pellicciari (violino), Carlotta Libonati (viola), Leonardo Ascione (violoncello) – guidati dall’esperienza della pianista Viviana Velardi.
Info biglietti www.accademiadeicameristi.com,
tel. 338.7116300.
Biglietti adulti €7- Giovani fino a 26 anni €3
Ingresso ore 19.30 Inizio ore 20.00

