Si parte il 27 luglio con Nichi Vendola
FASANO – Educare alla pace e alla convivialità delle differenze: due mesi di eventi, 12 appuntamenti tra immagini, suoni e racconti dal Mediterraneo. È «Tempeste», il festival che torna nel 2021 per la terza edizione, dopo il successo delle prime due. Si parte il 27 luglio con la Nichi Vendola che presenta «Patrie», si chiude il 30 settembre con la proiezione del film «Nomadland». In mezzo incontri, dibattiti, spettacoli e presentazioni di libri. Un programma ricco e articolato, tra il centro di Fasano e la Selva, che è occasione imperdibile di confronto sulla difesa dei diritti e della persona umana.
«Non c’è sovranità nella solitudine – dice il sindaco Francesco Zaccaria – il mondo di oggi ci invita e ci impone la riflessione sulla integrazione delle differenze. Questo festival rappresenta un momento per astrarsi dalla frenesia a cui la pubblica amministrazione ci costringe ed è uno strumento a servizio della complessità di temi attuali e urgenti».
Partner del progetto, cofinanziato dal Comune, sono il Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, organizzatore della celebre Marcia della Pace Perugia-Assisi, Emergency, l’Unicef di Brindisi, Terra! Onlus, la cooperativa Radici Future Produzioni di Bari, l’azione cattolica della diocesi Conversano-Monopoli, la casa editrice La Meridiana, l’Arci brindisi e la CGIL brindisi, le sezioni fasanesi del Centro italiano femminile, della Croce Rossa italiana e dell’Age, l’associazione Nuove muse e l’associazione Amici di Tonio Leone.
«Ringrazio l’ufficio Cultura a partire dal dirigente Giuseppe Carparelli e tutte le associazioni e i volontari che si sono impegnati nel progetto, a partire dal consigliere Donato Marino che ne è l’ideatore – dice il primo cittadino –. Questo festival che è tempesta di immagini, suoni, racconti dal Mediterraneo, in un confronto culturale che non deve mai fermarsi perché generatore di conoscenza e ricchezza reciproca».
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti nel rispetto delle norme anti-Covid e fino ad esaurimento dei posti consentiti.
«Nel mondo colpito dalla pandemia l’esigenza di riflettere su questi temi si accentua ancora di più – dice il consigliere Donato Marino – e ci consente di interpretare la politica come costruzione di un cantiere collettivo di speranza. Dobbiamo fermarci a riflettere di fronte alla regalità e alla dignità della persona e lo facciamo attraverso il linguaggio dell’arte. Sento il bisogno di ringraziare di cuore l’Assessora Cinzia Caroli per il prezioso e insostituibile supporto fornito per la realizzazione del progetto».
Il Festival avrà una sorta di continuazione anche in autunno con la prima edizione del premio letterario Amici di Tonio Leone che coinvolgerà le scuole.