
Una magistrale Nunzia Antonino ha vestito i panni di uno dei più controversi personaggi del Rinascimento italiano
FASANO – Lucrezia Borgia: abile stratega e merce di scambio politico. Risoluta eppure fragile. Vittima e carnefice.
È andato in scena ieri (11 aprile) al Teatro Kennedy Insight Lucrezia, che ha visto la magistrale interpretazione di Nunzia Antonino.
Lo spettacolo, diretto da Carlo Bruni, è stato l’ultimo appuntamento della Stagione di Prosa organizzata dalla nostra Amministrazione.
Il racconto, frutto di una scrittura spigolosa e audace di Antonella Cilento, si innesca il giorno delle nozze di Lucrezia con Alfonso I d’Este.
Da qui Lucrezia/Antonino (labile e sorprendente il confine tra le due), tra una portata e l’altra e un ballo e l’altro, ripercorre la sua incredibile vita.
Una famiglia disfunzionale quella di Lucrezia.
Il padre Rodrigo, futuro Papa Alessandro VI, che la trasformerà in un utero in vendita.
Il legame incestuoso con il fratello Cesare, detto il Valentino, che ammazzerà per gelosia molti dei suoi amanti.
Tre mariti e otto figli. Amori turbolenti e maternità difficili, tra intrighi di corte e pettegolezzi.
Immensa Nunzia Antonino, che ha dato corpo e anima a un personaggio complesso, rivelandone tutte le sfumature.
L’afflizione, il tormento, l’ironia e il sarcasmo snocciolati da un’interpretazione superba che ha accarezzato ogni corda emotiva possibile.
Emozioni scandite dalle musiche dell’Ensemble Orfeo Futuro: Gioacchino de Padova alla viola da gamba, Luciana Elizondo alla viola e voce, Giovanni Rota al violino e Pino Petrella alla tiorba.
Nei panni della serva, Adriana Gallo.
Insight Lucrezia è uno spettacolo che si insinua sottopelle, che turba e impressiona.
E porta a riflettere: il mondo dopo oltre cinque secoli ha mutato la forma, ma non la sostanza.
Fotoservizio di Mario Rosato.






















