Presentato ieri il cartellone della stagione 2021/2022.
FASANO – Il teatro è vita e il suo cuore torna a battere anche nella città di Fasano. Riparte, infatti, la tanto attesa stagione di prosa a cura dell’Amministrazione comunale e del Teatro Pubblico Pugliese.
Ieri sera, lunedì 6 dicembre, la Sala di rappresentanza di Palazzo di Città ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del cartellone della stagione teatrale 2021/2022 che vedrà in scena ben nove appuntamenti al teatro Kennedy da gennaio ad aprile in abbonamento, a cui se ne aggiunge uno fuori abbonamento, sul palco del teatro Sociale.
All’incontro erano presenti l’assessore alla cultura Cinzia Caroli, il dirigente al ramo Giuseppe Carparelli e il consigliere d’amministrazione del TPP Roberto Romeo.
«Gli spettacoli sono stati scelti dedicando particolare attenzione alle tematiche – ha affermato la Caroli – si parlerà di relazioni, di convivenze forzate, di amore, di famiglia, di donne, si sorriderà e ci si commuoverà».
«Dopo due anni di buio sulla scena, il teatro riprende un discorso interrotto bruscamente dalla pandemia» ha aggiunto Romeo, presentando il cartellone:
– 11 gennaio: Debora Caprioglio, Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti con “Buoni da morire” di Gianni Clementi per la regia di Emilio Solfrizzi che torna sulla scena nazionale cimentandosi ancora con la direzione di un lavoro dalla trama intrigante;
– 28 gennaio: al Teatro Sociale per uno spettacolo di danza (fuori abbonamento). Qui, dopo l’anteprima nazionale di Bari, la compagnia Equilibrio Dinamico Dance Company porterà in scena “Anastasia e la maledizione dei Romanov” con la regia di Michelangelo Campanale e la coreografia di Roberta Ferrara, con il supporto del Teatro Pubblico Pugliese, del Comune di Barletta e del Comune di Fasano, in coproduzione con Compagnie Art Garage e Resextensa;
– 4 febbraio: al Kennedy Maria Amelia Monti e Marina Massironiin “Il marito invisibile” scritto e diretto da Edoardo Erba, un’esilarante commedia sulla scomparsa della nostra vita di relazione in cui le due protagoniste accompagnano con la loro personalissima comicità in un viaggio che dà i brividi per quanto è scottante e attuale;
– 10 febbraio: Giovanni Esposito con Valerio Santoro, Gennaro di Biase, Chiara Baffi, Luciano Saltarelli e Fabrizio La Marca nella commedia A che servono questi quattrini di Armando Curcio, qui con la regia di Andrea Renzi, messa in scena per la prima volta nel 1940 dalla compagnia dei De Filippo con grande successo;
– 22 febbraio: la Rimbamband con Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Nicolò Pantaleo, Francesco Pagliarulo, Vittorio Bruno nel loro Manicomic con la regia di Gioele Dix (recupero stagione 2019/2020): una sorta di “Qualcuno volò sul nido del cuculo” in versione comico/teatrale, in cui la follia si trasforma in libertà, energia, divertimento e creatività. Perché non può esserci arte senza follia e… da vicino, nessuno è normale;
– 9 marzo: Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli e Lucia Poli in Servo di scena di Ronald Harwood con la regia di Guglielmo Ferro, È un grande inno all’amore per il teatro, all’illusione che la civiltà possa sconfiggere le forze oscure della guerra che incombe tutto intorno…oggi come ieri;
– 16 marzo: Ippolito Chiarello in Oggi Sposi, varietà tragicomico con Luigi Bubbico al pianoforte e la regia di Maria Cassi. Lo spettacolo compie 20 anni e continua a mietere successi e consensi tra pubblico e critica. Centinaia di repliche e migliaia di persone che lo hanno visto e continuano a ritornare e a rivederlo. Un alternarsi ubriacante di sollecitazioni al riso e all’emozione, secondo i canoni del teatro comico musicale. Attraverso la musica, la letteratura, l’improvvisazione e le massime della saggezza popolare l’attore racconta il matrimonio e l’amore in una sorta di cerimonia collettiva.
– 30 marzo: Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere saliranno sul palco con la regia di Enrico Maria Lamanna in Bloccati dalla neve scritto durante il primo lockdown del 2020 da Peter Quilter, autore delle commedie di successo Glorious! e End of the Rainbow. Quest’ultimo testo è stato adattato per il film Judy (2019), premiato agli Oscar;
– 9 aprile: penultimo appuntamento in programma sarà quello con Giorgio Pasotti e Mariangela D’Abbraccio in Hamlet, liberamente tratto da Amleto di William Shakespeare con la regia di Francesco Tavassi: in tutto il panorama di personaggi Shakespeariani non esiste un eroe più moderno di Amleto. Questo perché già diversi secoli prima della nascita della psicanalisi, Amleto s’impone come un personaggio dalla psiche profonda e complessa. La sua battaglia, prima ancora che col mondo esterno è interiore e quindi attuale. Non devono trarre in inganno, le armi, il regno di Elsinore, il linguaggio d’altri tempi, Amleto vive e si nutre adogni rivisitazione del tributo che si paga ai capolavori. Adattandolo non se ne scalfisce il valore, semmai lo si rinnova;
– 28 aprile: Il silenzio grande con Massimiliano Gallo, Stefania Rocca e Antonella Morea, una commedia scritta da Maurizio De Giovanni autore del romanzo I bastardi di Pizzofalcone da cui è stata tratta l’omonima serie televisiva di successo, e con la regia di Alessandro Gassman che, dopo la versione teatrale, ha presentato al Festival del Cinema di Venezia quest’anno anche la versione cinematografica del suo lavoro. Questo è uno spettacolo dove le verità che i protagonisti si dicono, a volte si urlano o si sussurrano, possano farvi riconoscere, dove, come sempre accade anche nei momenti più drammatici, possano esplodere risate, divertimento, insomma la vita.
«Si tratta di una delle più importanti manifestazioni culturali della città – ha dichiarato il dirigente Carparelli – l’Amministrazione dedica delle risorse importanti per renderla a portata di tutti».
L’abbonamento a sei spettacoli prevede, infatti, i seguenti costi: platea primo settore 72,00 euro; platea secondo settore 60,00; platea secondo settore ridotto 42,00 euro. Per i tre spettacoli in recupero i nuovi abbonati avranno diritto a un ulteriore sconto sul prezzo del singolo biglietto (platea primo settore 12,00 anziché 20,00; platea secondo settore 10,00 anziché 15,00; platea secondo settore ridotto 7,00 euro anziché 10,00). Per chi invece è già in possesso del vecchio abbonamento, potrà recarsi al teatro Kennedy dal 14 al 28 dicembre per comunicare il recupero degli spettacoli ed eventualmente per sottoscrivere un nuovo abbonamento conservando il proprio posto.
«Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati» ha concluso Roberto Romeo citando Nelson Mandela.