Gli eventi conclusivi saranno presentati domani pomeriggio al Chiostro dei Minori Osservanti di Fasano e domenica 5 giugno al Teatro Sociale
FASANO – Il faro di Torre Canne visto dagli occhi degli studenti attraverso uno studio che ha attraversato anni e tradizioni per metterne in luce la storia e portarla in scena.
Saranno presentati domani, venerdì 27 maggio, al Chiostro dei Minori Osservanti (ore 16.30) e domenica 5 giugno (ore 19.00), al Teatro Sociale, gli eventi conclusivi del laboratorio di drammaturgia «Lab Experience Teatro – Il Guardiano del faro», a cura dell’associazione Le Nove Muse, in collaborazione con l’associazione Equilibrio Dinamico.
L’iniziativa rientra nel progetto «Hermes – Heritage Rehabilitation as Multiplier cultural Empowerment within Social contest», finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020, che vede protagonista la città di Fasano insieme al Teatro Pubblico Pugliese. In particolare il laboratorio è l’ultimo evento del calendario «Radici Pulsanti» che ha l’obiettivo di rafforzare la sinergia tra istituzioni pubbliche e private per promuovere e potenziare l’identità socio-culturale e territoriale comune greca e pugliese, attraverso interventi integrati che includono opere infrastrutturali in siti archeologici/rupestri dismessi e progetti culturali innovativi pianificati e gestiti in modo sostenibile.
Il laboratorio è stato condotto da Vincenzo Losito e Riccardo Cannone. Tutor sono state le prof.sse Cinzia Cupertino e Mariella Muzzupappa.
Il laboratorio, che ha coinvolto gli studenti superiori delle scuole di Fasano con l’obiettivo di avvicinare gli studenti alla ideazione e alla scrittura di un testo per il teatro sul Faro di Torre Canne, è stato strutturato in tre fasi: la prima ha riguardato la raccolta di materiale informativo sul faro di Torre Canne e sull’intero territorio del Comune di Fasano attraverso ricerche bibliografiche e interviste fatte a studiosi e abitanti della zona.
Nella seconda fase c’è stata l’analisi e studio dei materiali raccolti e la rielaborazione degli stessi per la scrittura di testi per il teatro. In particolare, gli studenti si sono soffermati sulla vita quotidiana degli abitanti di un faro; la pesca come forma di attività economica; hanno raccolto testimonianze urbanistiche e architettoniche del sito archeologico di Egnazia e studiato le caratteristiche idrogeologiche e faunistiche del territorio di Fasano e del sito di Torre Canne.
La terza fase sarà quella del 27 maggio e del 5 giugno con l’esposizione del materiale prodotto nel laboratorio, la lettura dei brevi dialoghi teatrali scritti dagli studenti e che si svolgono tra personaggi immaginari frutto della creatività degli autori.
«Questo workshop, come gli altri già brillantemente conclusi, è stato caratterizzato da un lavoro di ricerca delle radici storiche, culturali, umane e naturali del territorio – dice l’assessore alla cultura Cinzia Caroli –. Un lavoro costruito attraverso un percorso che ha puntato su potenzialità degli studenti, creatività, curiosità, grazie alle competenze dei tutor e dei docenti coinvolti che ringraziamo per aver messo a disposizione dei nostri giovani la loro professionalità».