“Mentre rubavo la vita”, nell’ambito di Fasanomusica, ha raccontato in musica la poetessa dei Navigli
FASANO – È importante dimostrare di tenere alla poesia, come lei tiene a noi. La poesia va letta e comprata, è una cosa viva che non può rimanere solo sulle antologie: deve finire di bocca in bocca, recitata come fosse una canzone. E il cantante e musicista Giovanni Nuti aveva deciso il suo lavoro già da bambino: a dieci anni musicava al pianoforte le poesie di Pascoli, per poi fare l’incontro fortunato con Alda Merini, la poetessa che ha portato la sua produzione al grande pubblico con fierezza. Perché la poesia se resta elitaria è forse solo autocompiacimento. Ieri sera al Teatro Kennedy, in un appuntamento di Fasanomusica, il suo “marito artistico” Giovanni Nuti e l’attrice Monica Guerritore, accompagnati da José Orlando Luciano al pianoforte, Massimo Germini alla chitarra, Simone Rossetti Bazzaro al violino ed Emiliano Oreste Cava alle percussioni, hanno dedicato l’omaggio “Mentre rubavo la vita” alla poetessa dei Navigli.
L’esibizione ha toccato gli estremi emotivi del pubblico, in una scelta conturbante delle poesie in musica che non si è posta il limite di commuovere, o di divertire, perché su quel palco si è esibita la libertà che spiega quanto siamo fatti per l’infinito. Giovanni Nuti e Monica Guerritore hanno raggiunto una complicità artistica che, superata la conferma di una indubbia bravura, ha permesso di cogliere la personalità lunare di Alda Merini fatta di passione e sconforto: era capace di essere tenera anche quando era furibonda. E la Guerritore, in un abito rosso e con il velo da sposa, ne è stata testimone gentile. Le musiche di Nuti, invece, rappresentano quell’incoscienza geniale necessaria per maneggiare le poesie di Alda Merini, le sue “impronte sulla terra” che indagano l’anima: è un sotterraneo accessibile solo ai poeti e a quelli che mettono la loro carne a contatto con il mondo.
Il prossimo appuntamento di Fasanomusica è al Teatro Kennedy il 22 febbraio con Simone Rubino in “Immortal Bach”.